Cesare Fiorio giudica Mick Schumacher nient’altro che una montatura

In un’intervista rilasciata al sito Tuttomotoriweb, Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari, mette in dubbio quelle che sono le reali doti di Mick Schumacher. Dal suo punto di vista, il figlio del Kaiser non sarebbe affatto un fuoriclasse.

Cesare Fiorio giudica Mick Schumacher nient’altro che una montatura

Cesare Fiorio, ex direttore sportivo della Ferrari dal 1989 al 1991, ha recentemente rilasciato un’intervista al sito tuttomotoriweb.com. Qui, oltre ad esprimersi sul dualismo sempre più acceso che contraddistingue gli attuali piloti della Rossa, ha anche detto la sua su Mick Schumacher, da molti sempre più ritenuto una promessa della Formula 1 del prossimo decennio.

Ma tornando a quella che è la situazione attuale, dopo aver gestito due grandi piloti come Alain Prost e Nigel Mansell, Cesare Fiorio è perfettamente al corrente di quali rischi si corrano adottando una strategia a due punte. Sul tema l’ex dirigente sportivo di origini piemontesi, non se la sente però di trovare grandi analogie tra la coppia Prost-Mansell e l’attuale.

Dopo aver avuto modo di seguire i risultati di Leclerc nelle categorie minori e lo scorso anno in Formula 1, l’ex direttore sportivo aveva presagito che il suo ingaggio da parte della Ferrari avrebbe comportato un bel problema per Vettel. Dal suo punto di vista, l’arrivo del monegasco ha mandato in crisi il tedesco, che sente ancor di più la pressione. “Mi auguro per la Ferrari che sappiano recuperare la capacità di Vettel di essere infallibile e competitivo con il suo compagno di squadra”.

Alla luce di queste premesse, Cesare Fiorio apprezza il lavoro di Binotto, anche se ritiene che il neo team principal non si aspettasse un Leclerc così competitivo. È quindi logico aspettarsi che il dualismo si accenderà durante la stagione, innescando dei momenti di tensione che non sempre sarà facile gestire. A tal proposito esprime quella che è la sua ricetta per affrontare le prossime gare. “Se dovessi decidere io, non indicherei un primo e un secondo pilota, ma li lascerei liberi di fare le loro gare, sperando che qualcosa succeda. Poi, eventualmente, c’è sempre tempo di dare disposizioni man mano che si sviluppa la corsa”.

Ma oltre al futuro a breve termine, la Ferrari non può dimenticarsi di guardare anche più in là nel tempo. Negli ultimi mesi si parla sempre più di Mick Schumacher, il figlio del leggendario Michael, che proprio con la Ferrari vinse cinque titoli mondiali di fila. A chi lo considera una promessa di questo sport, Cesare Fiorio risponde invece di non vederci nulla di particolare. “Penso che su di lui sia stata montata una messa in scena incredibile”. A supporto di questa dichiarazione ci sarebbero i risultati non proprio esaltati raccolti in Formula 2, dove guida la Prema, una delle vetture più competitive del lotto. Anche il suo secondo tempo durante le prove a Sakhir sarebbe da prendere con le molle, in quanto segnato in un frangente in cui nessuno stava spingendo per trovare il limite. “A quanto ho visto io, finora Mick Schumacher non mi sembra competitivo, se non fosse per la montatura che gli si è creata intorno”.

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