Alain Prost impedì ad Ayrton Senna di arrivare in Ferrari nel 1991

Con un’intervista esclusiva contenuta nel numero di agosto di "Quattroruote", l’ex presidente della Ferrari Piero Fusaro rivela che se non fosse stato per l’ostruzionismo di Alain Prost, nel 1991 Ayrton Senna avrebbe corso per la Rossa.

Alain Prost impedì ad Ayrton Senna di arrivare in Ferrari nel 1991

Quella tra Ayrton Senna e Alain Prost è stata una delle più grandi rivalità della storia della Formula 1. Andata in scena a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, segnò indelebilmente quella che molti considerano l’epoca più intensa di questo sport, la stessa dove stava iniziando a muovere i primi passi un altro asso del volante che risponde al nome di Michael Schumacher. 

In quegli anni, dei due duellanti molto si è detto e scritto, ma solo oggi emerge un altro clamoroso retroscena legato al loro acerrimo antagonismo. A svelarlo è stato Piero Fusaro, presidente della Ferrari dal 1988 al 1991, che in un’intervista esclusiva che impreziosisce il numero di agosto di Quattroruote, ha rivelato che Ayrton Senna era pronto a correre per la Ferrari già nel 1991.

Nonostante tutto fosse ormai stato definito sin nei minimi dettagli, il brasiliano all’ultimo momento rimase però in McLaren, la squadra con la quale aveva già vinto due titoli mondiali nel 1988 e nel 1990. A far saltare tutto ci pensò il suo nemico di sempre, quell’Alain Prost che nel 1990 aveva deciso di andare in Ferrari, e che per il 1991 figurava nella lista dei favoriti per la lotta al titolo iridato. 

Come ricordato dallo stesso Fusaro, “scavalcando le gerarchie, Alain Prost chiese un colloquio privato con Gianni Agnelli. All’uscita di quell’incontro, Prost dichiarò ufficialmente di essere stato riconfermato per la stagione 1991”. L’intervento del francese, precluse quindi l’ingaggio del paulista, che per assurdo l’anno successivo vinse il suo terzo e ultimo titolo mondiale, mentre Prost venne appiedato a stagione in corso, quando osò definire la Rossa un camion inguidabile. 

L’ex presidente, ricordando che un accordo con Senna avrebbe potuto apportare notevoli benefici agli affari della Fiat in Brasile, ha quindi dovuto ammettere che nonostante tutta la buona volontà, a quel punto non avrebbe più potuto mettere in discussione la scelta di Gianni Agnelli. Nonostante l’accordo sfumato, in casa Ferrari cercarono di giungere ad un nuovo accordo qualche anno dopo, quando il brasiliano guidava la Williams, ma il tragico incidente di Imola mise per sempre fine al sogno di vederlo indossare la tuta rossa.

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