E’ accaduto già nell’Aprile del corrente anno un episodio simile a quello che ha interessato la Puglia, in particolare il Salento, nella notte tra il 25 e il 26 Dicembre 2017. Ricordiamo infatti che il 9 Aprile scorso, una scossa di terremoto di 5.1 gradi sulla scala Richter, che ha avuto come epicentro l’Albania – per essere più precisi a 40 km da Tirana, tra Rreshen e Perlat – è stata avvertita anche nel Salento, in particolare tra Brindisi e Bari.
Ma quello non fu l’unico episodio. Più recente infatti è il terremoto avvertito ancora una volta dagli abitanti salentini, lo scorso 11 settembre alle alle 18:20, quando una scossa di magnitudo 5,5 che si verificò tra una delle tredici periferie della Grecia, l’Epiro, e la storica regione di Tessaglia, fu chiaramente avvertita anche sulle coste meridionali della penisola.
Questa volta invece, anche se il caso è simile ai precedenti, le cittadine direttamente coinvolte sono differenti, come diverso è lo Stato coinvolto dal sisma. La scossa di magnitudo 4.8 – che secondo i dati dell’istituto di vulcanologia si è verificata ad una profondità di 20 chilometri – questa volta ha coinvolto la Grecia, precisamente sull’isola Lefkada, ed è stata avvertita in Puglia, intorno alle 00:47, l’1:47 ora locale.
Oltre alla Calabria, anche le coste meridionali del Salento, in particolare la zona di Santa Maria di Leuca e Otranto hanno avvertito il sisma, ovviamente con un’intensità così lieve da non allarmare particolarmente gli abitanti del posto che, fortunatamente, riescono ad assimilare questi eventi quasi come un “gioco”, forti del fatto che a loro non sia mai accaduta in modo diretto una disgrazia simile.
Dalle prime notizie che ci sono pervenute sembrerebbero non esserci stati danni a cose o persone e questa è comunque la speranza più grande a parte di tutti coloro non coinvolti.