Salerno, ragazzo di colore portato in pronto soccorso: infermiera gli augura la morte

Un ragazzo di colore è stato portato in pronto soccorso per dei dolori al petto. Al suo arrivo ha registrato un video che testimonia un episodio di razzismo: l'infermiera gli augura la morte.

Salerno, ragazzo di colore portato in pronto soccorso: infermiera gli augura la morte

Si chiama Souleymane Rachidi, ha 20 anni ed è originario della Costa d’Avorio. Arrivato in Italia all’età di 16 anni, non è la prima volta che racconta episodi di razzismo vissuti in prima persona tramite il suo profilo privato del social Facebook.

Questa volta, a renderlo protagonista delle pagine dei giornali, è una vicenda accaduta nella notte di sabato scorso presso l’ospedale di Curteri, di Mercato San Severino, dov’è stato portato in ambulanza a causa di alcuni dolori al petto. Nel video che documenta l’episodio di razzismo subito dal ragazzo, si vede il 20enne in ospedale e si sente la voce di una donna che gli augura la morte.

Sulla vicenda sono intervenuti alcuni esponenti politici, e con essi anche la stessa azienda ospedaliera che afferma di aver dato inizio ad un’indagine interna per scoprire la verità dietro alla terribile storia.

Il post del ragazzo

Dite a Salvini che sono ancora vivo“, così si conclude il post scritto da Souleymane Rachidi, il ragazzo di soli 20 anni vittima di razzismo all’interno dell’ospedale di Curteri di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. 

Era piena notte di sabato scorso quando il 20enne ha iniziato ad avere dei forti dolori al petto, ed essendo a casa da solo ha preferito chiamare il 118 che lo ha così portato in ospedale per gli accertamenti.
Mentre era all’interno della struttura ospedaliera, una donna che il ragazzo afferma essere una delle infermiere del posto, ha iniziato ad urlargli contro. “Salvini fa ancora entrare questa gente in Italia?“, e ancora “tu devi morire, devi tornare nel tuo paese“. Il 20enne ha così deciso di filmare quanto stava accadendo e denunciarlo sul suo profilo Facebook. Il dolore provocato dalle parole pronunciate dalla donna, ha fatto sì che il ragazzo se ne andasse dall’ospedale per farsi curare presso un’altra struttura.

Francesco Emilio Borrelli, membro della Commissione Sanità, si dice vicino al giovane mentre la Direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona sta approfondendo l’accaduto per comprenderne la veridicità. Lo stesso Borrelli definisce l’episodio come qualcosa di gravissimo, che se dovesse rivelarsi autentico verrà punito in modo severo.

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