Milano, sequestrate 15 mascherine "dei vip" della società U-Mask: ipotesi frode in commercio

La società dal canto suo ha risposto che i dispositivi da loro prodotti sono assolutamente a norma. La Procura ritiene invece che la capacità di filtraggio sia del 70-80%, mentre la società avrebbe dichiarato che questa ammonta ad oltre il 90%.

Milano, sequestrate 15 mascherine "dei vip" della società U-Mask: ipotesi frode in commercio

La Procura della Repubblica di Milano ha eseguito un mandato di sequestro di 15 mascherine anti Covid prodotte dalla società U-Mask, che ha sede a Londra. Il dispositivo di protezione individuale, noto come “mascherina dei Vip”, secondo l’accusa, non rispetterebbe alcune norme. Nella fattispecie, stando alle indagini, la società avrebbe dichiarato che le mascherine prodotte hanno una capacità di filtraggio tra il 98 e il 99%, quindi molto alta. Una società concorrente, invece, ha presentato un esposto all’autorità giudiziaria, presentando anche in allegato gli esiti di analisi di laboratorio, secondo i quali la capacità di filtraggio della mascherina biotech con il filtro, che dura 150-200 ore sarebbe del 70-80%

U-Mask è infatti un dispositivo di protezione individuale di ultima generazione, che è stato utilizzato anche da personalità come Letizia Moratti e Lewis Hamilton, pilota di Formula 1. La mascherina ha un design elegante e in questi mesi sta andando molto di moda anche tra la gente comune. L’inchiesta meneghina è coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco. L’ipotesi di reato nei confronti della società è di frode in commercio. Per questo è finita nel registro degli indagati, come atto dovuto, l’amministratice della sede italiana della ditta. 

Le mascherine saranno analizzate

Adesso l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’analisi degli stessi dispositivi di protezione individuale. Quest’ultima sarà eseguita da tecnici specializzati che sono stati già incaricati dalla Procura. Al termine di quest’indagine si potrà sapere se le accuse verso U-Mask siano o meno fondate. Le mascherine in questione vengono presentate dall’azienda come l’unico dispositivo di protezione individuale Biotech. Il dispositivo viene anche utilizzato da molti politici. 

Nel frattempo la società ha inviato una nota stampa, con la quale informa che nella mattinata del 26 gennaio l’autorità giudiziaria ha svolto un’acquisizione documentale su 15 mascherine U-Mask. Dalla società fanno sapere che la direzione ha collobarato attivamente con gli inquirenti, a cui è pronta a fornire anche ulteriore documentazione se necessaria. “Ribadiamo che il prodotto U-Mask rispetta pienamente le norme e le leggi in materia” – così recita la nota inviata dalla società. 

Tra l’altro la società, così come si legge nella nota, ha inviato a suo tempo tutta la documentazione al Ministero della Salute, che vista la correttezza della documentazione accompagnatoria e delle prove tecniche, ha dato il via libera alla registrazione delle mascherine U-Mask come dispositivo medico di classe uno. “Siamo certi che le indagini in corso chiariranno la trasparenza del nostro operato” – così ha chiarito la società.

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