Cosenza, è gravvismo il 33enne che si è dato fuoco davanti la caserma dei carabinieri a Rende

Il dramma si è verificato il 31 gennaio a Rende, in provincia di Cosenza. Un docente di 33 anni si è dato alle fiamme dopo aver suonato alla caserma dell'Arma, è stato salvato dal tempestivo intervento di due lavoratori di un'officina vicina.

Cosenza, è gravvismo il 33enne che si è dato fuoco davanti la caserma dei carabinieri a Rende

La piccola cittadina di Rende, in provincia di Cosenza, è ancora sotto shock per quanto avvenuto nella mattinata del 31 gennaio scorso, quando un 33enne, di professione docente, si è dato fuoco improvvisamente davanti la locale caserma dei carabinieri. Al momento rimangono ignoti i motivi del gesto compiuto dall’uomo. L’uomo è stato immediatamente soccorso da alcuni testimoni, precisamente due lavoratori di un’officina vicina, che hanno utilizzato anche un estintore per spegnere l’uomo in fiamme. 

Alcuni testimoni hanno ripreso tutta la scena con gli smartphone. A prestare soccorso anche un carabiniere che è uscito dalla caserma per vedere cosa stesse succedendo. Il giovane docente si sarebbe poi seduto aspettando i soccorsi. I sanitari del 118 lo hanno trasportato prima presso l’ospedale di Cosenza, per poi trasferirlo al Cardarelli di Napoli. Nella giornata di oggi i medici tenteranno di operarlo facendo un trapianto di cute prelevata da un volontario. L’uomo ha ustioni su quasi tutto il corpo, alla testa e sugli arti inferiori e superiori.

Le speculazioni dei no-vax

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostuire quanto accaduto. Secondo i testimoni l’uomo sarebbe arrivato intorno alle 9:00 del mattino davanti la caserma con un’auto. Poi avrebbe preso una tanica di benzina di circa 20 litri e si sarebbe cosparso il corpo di liquido infiammabile, avvicinandosi al cancello della caserma.

Il ragazzo non ha detto nulla nè prima, nè dopo aver compiuto l’insano gesto. “Si è seduto sul marciapiede, era cosciente, credo che si sia reso conto dell’accaduto, ma non ha detto una sola parola” – così ha dichiarato a Fanpage il titolare dell’officina, che ha assistito appunto alla scena e prestato i primi soccorsi.

Nel frattempo, mentre il video dell’uomo in fiame aveva cominciato a circolare in Rete, diversi cittadini hanno scritto al sindaco di Rende chiedendo a quest’ultimo di bloccare la diffusione del video e delle immagini. Sulla vicenda i famigliari dell’uomo mantengono il più stretto riserbo. Il docente prestava servizio in Lombardia ed era tornato da poco a Rende. Sulla vicenda ci sono poi le gravissime speculazioni dei no-vax Covid, i quali credono, senza alcuna prova, che il 33enne sia stato sospeso dal servizio perchè non si era sottoposto alla vaccinazione anti Covid-19, per cui non avrebbe avuto il Green Pass.

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