Vialli e il tumore: “È un viaggio da fare in compagnia di una persona indesiderata”

Fresco capo della delegazione azzurra di calcio agli Europei di calcio 2020, Gianluca Vialli torna a parlare di come stia affrontando il tumore al pancreas, una malattia che definisce un viaggio che si è costretti ad intraprendere con un ospite indesiderato.

Vialli e il tumore: “È un viaggio da fare in compagnia di una persona indesiderata”

Gianluca Vialli è tornato a parlare della sua difficile lotta contro il tumore. Visibilmente dimagrito, l’ex bomber della Sampdoria e della Juventus si è detto entusiasta di essere stato nominato capo delegazione della squadra azzurra agli Europei di calcio 2020.

Il ruolo che dal prossimo novembre lo riavvicinerà a Roberto Mancini, suo storico compagno di squadra, gli permetterà di tornare nel giro del calcio dopo una parentesi come opinionista in varie trasmissioni televisive. Sul punto ha voluto precisare che con il Mancio si sente in buone mani, ragion per cui farà di di tutto per il bene della squadra, che non verrà in nessun modo condizionata da quelle che sono le sue condizioni di salute.

E, a proposito di questo tema, l’ex attaccante della nazionale azzurra ha svelato di essere costantemente alle prese con le cure del tumore al pancreas. Più che una lotta, l’ex allenatore del Chelsea ha voluto far presente che si tratta di “un viaggio da fare in compagnia di una persona indesiderata”. La speranza sarebbe sempre quella che l’ospite si stuferà, andandosene via. 

Sulla scorta di questa premessa, pur essendo conscio dell’aggressività di questo male, ha voluto rincuorare i numerosi fan che si sono rattristati nel vederlo profondamente segnato dalla malattia. Anche negli scorsi mesi aveva precisato di sentirsi bene, ma di essere costretto ad avere molta pazienza. Allo stesso tempo aveva aggiunto di avere come obiettivo quello di morire dopo i genitori e di portare all’altare le proprie figlie.

Originario di Cremona, il 55enne ex bianconero ha svelato di aver intrapreso una nuova cura dallo scorso mese di marzo. La battaglia rimane comunque più dura di quanto si potesse sperare, ma ha comunque preannunciato di avere le condizioni fisiche e mentali per affrontare l’incarico sin dal prossimo raduno di novembre. Pur definendosi un po’ arrugginito, ha infatti aggiunto di essere contento di rientrare in quella routine che in passato ha affrontato per diversi anni.

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