La stagione è finita e, come di consueto, c’è il valzer delle panchine in Serie A, quest’anno particolarmente movimentato rispetto agli scorsi anni. Era nell’aria, nonostante le speranze del diretto interessato, l’esonero di Inzaghi, e oggi è arrivato il comunicato ufficiale da parte del Milan: “con grande dispiacere”, ha voluto sottolineare la società, le strade di Pippo e del Milan si separano. Dopo 35 anni, anche Mauro Tassotti lascia la società di via Turati. Fatale, all’ex tecnico dei rossoneri, il deludentissimo 10° posto del Milan e, soprattutto, un gioco che non è mai stato trovato.
Al posto di Inzaghi, arriverà Sinisa Mihajlovic, che ha convinto Galliani e soprattutto Berlusconi nella cena di Arcore ieri sera; mancano solo le firme, che arriveranno tra stasera e domani, e poi sarà ufficiale, tanto che già si parla di nomi (Bertolacci, Niang e il pupillo Soriano) graditi al tecnico serbo.
Era nell’aria anche l’addio di Maurizio Sarri alla panchina dell’Empoli, col tecnico napoletano che ha comunicato in giornata la sua decisione al presidente Corsi. Su di lui c’era stato l’interesse proprio del Milan, che poi ha virato su Mihajlovic, ma l’avventura ad Empoli di Sarri può dirsi definitivamente conclusa, dopo l’ottima stagione dei toscani. Sulle tracce di Sarri c’è Giulini, il presidente del Cagliari, che in queste ore sta tentando l’assalto a Sarri per l’immediata risalita dei sardi in Serie A. Difficile che il tecnico campano accetti: più probabile che aspetti la chiamata di una squadra di A, anche a stagione in corso.
Infine, la notizia della giornata è l’ingaggio di Walter Zenga sulla panchina della Sampdoria. Mossa, quella di Ferrero, dettata dal cuore doriano di Zenga (due anni ricchi di soddisfazioni a Genova, da giocatore), più che sul valore dell’allenatore, che non allena ad alti livelli da cinque anni, quando lasciò il Palermo dopo un’esperienza fallimentare. Erano tanti i nomi in rosa, ma alla fine Ferrero ha virato sull’Uomo-Ragno: vediamo se la scommessa del vulcanico presidente della Samp sarà vinta.