Il film della partita può essere riassunto negli ultimi cinque minuti di gara. Sul 2 a 1 per la Juve, Ronaldo non riesce a chiudere la partita con il gol del 3 a 1, sull’attacco del Bologna, Matthijs de Ligt entra in scivolata e colpisce la palla con il gomito. L’arbitro, dopo aver consultato il Var, decide di non dare il rigore.
Sugli altri due attacchi consequenziali della squadra di Siniša Mihajlović, Santander prima colpisce la traversa a portiere battuto e, sull’azione successiva, in rovesciata a 3 metri dalla porta si imbatte in un Buffon pazzesco che, con una parata degna di un portiere di 20 anni, salva un gol già fatto.
Juve-Bologna, il riassunto della gara
La Juve è sembrata sempre in controllo della gara, senza però mai riuscire a chiuderla, anche per un atteggiamento a volte troppo stucchevole di alcuni giocatori. La Juve da un lato può vantare la presenza in campo di giocatori del calibro di Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuaín (pur non segnando ha tirato fuori una prestazione tonica e propositiva) e soprattutto un Pjanić che in alcune giocate ricorda il miglior Pirlo, con una vena realizzativa che in questo momento è superiore al fortissimo precedessore.
Dall’altra parte ha giocatori che non sembrano bene inseriti o dare il massimo alla squadra. Il francese Adrien Rabiot ha sprecato un’occasione per convincere Sarri, lo stesso Bentancur che gli è subentrato è sembrato poco presente nella partita. Anche Bernardeschi continua a svolgere il compitino senza fare mai la differenza.
Un buon Bologna
Il Bologna ha fatto a pieno il suo dovere, ha giocato, non si è chiuso troppo in difesa, è stato pericoloso ed è riuscito anche a pareggiare. Il Bologna non ha meritato forse di pareggiare, ma se lo avesse fatto non avrebbe rubato nulla. Meritevole di nota la partita di Danilo, sia in difesa e anche capace di pareggiare con un tiro che non ha dato scampo a Buffon. Sufficienti le prestazioni di Pioli, Sansone e Orsolini. Incredibile la corsa e la lucidità del trentottenne Palacio.
Juve-Bologna, le pagelle
Juventus: BUFFON 7,5 – 41 anni, un mostro; CUADRADO 7 – Sembra aver sempre giocato in quel ruolo; BONUCCI 6 – Senza Chiellini sembra a volte spaesato, meglio in costruzione che in difesa; DE LIGT 6 – Commette un solo errore che poteva essere fatale, lo salva l’arbitro; Alex SANDRO 6,5 – Buona prestazione in entrambi le fasi; KHEDIRA 6 – Partita ordinata ma incolore (dal 62′ BENTANCUR 5,5 – Entra svolgliato e i risultati si vedono); PJANIC 8 – Il bosniaco è un giocatore di un’altra categoria; RABIOT 5 – Troppo lento e prevedibile, sembra sempre fuori dal gioco (dal 73′ MATUIDI 6 – Solita concreta prestazione); BERNARDESCHI 6 – Sembra giocare con il ‘braccino corto’, non incide come potrebbe negli ultimi metri; HIGUAIN 6,5 – Gli manca solo il gol (dall’82’ Paulo DYBALA s.v.); RONALDO 7 – Ottima partita di Cristiano, fa un gol, ne poteva fare un altro.
Bologna: SKORUPSKI 6,5; M’BAYE 6; DANILO 6,5; BANI 6; KREJCI 5,5; POLI 6,5 (dall’82’ DZEMAILI s.v.); SVANBERG 6; ORSOLINI 6,5; SORIANO 5; SANSONE 6; PALACIO 7.
Il vero vincitore
Sinisa Mihajlovic non è possibile giudicarlo, degno, professionale, entra con una mascherina protettiva negli spogliatoi, scende in campo con tuta e cappellino. Resta in panchina tutta la partita, uscendo solo 2 minuti prima dal campo, in contemporanea con il rigore non assegnato. Sinisa ha tutta la tempra per farcela.