Tournèe americana per la Nazionale di Luciano Spalletti

Gli azzurri dovranno disputare questa settimana due amichevoli negli Usa. Giovedì il Venezuela, Domenica invece contro l'Ecuador. Occasioni per testare i nuovi in vista dell'europeo di Giugno.

Tournèe americana per la Nazionale di Luciano Spalletti

Ed ecco la famosa e non molto amata pausa per le Nazionali. I nostri Azzurri questa settimana saranno impegnati in due amichevoli, preziose occasioni per il nostro Ct Luciano Spalletti per sperimentare qualcosa e per provare qualche nuovo calciatore. La prima delle due sarà precisamente giovedì in Florida contro il Venezuela, ore 22 in Italia; mentre domenica ci sarà il match contro l’Ecuador, si giocherà nel New Jersey (ore 21 nel nostro Paese).

Ranking Fifa alla mano, la nostra nazionale al momento è situata al nono (9°) posto della graduatoria, mentre gli avversari sono molto più in basso nella classifica mondiale: 52esimi al mondo il Venezuela, 31esimi gli ecuadoregni. Sulla carta sembrano quindi partite agevoli, ma sappiamo invece che non è così, ogni partita nasconde le proprie insidie.

In passato ci sono stati dei precedenti per l’Italia in terra americana, uno purtroppo è un pessimo ricordo, è la finale del mondiale Usa 1994 persa ai tiri di rigore contro i brasiliani. Si giocò precisamente nel caldo torrido di Pasadena e gli azzurri non riuscirono ad avere la meglio sui verdeoro nei tempi regolamentari e supplementari. La partita finì quindi alla lotteria dei calci di rigore con il trionfo di Romario & Co. 

Per non farsi mancare nulla, in questi giorni non sono mancate le polemiche, tiene banco il caso Acerbi; il calciatore interista – in attesa di capire se è vero che è stato autore di frasi razziste ai danni di Juan Jesus (potrebbe subire una pesante squalifica) – non partirà per l’America ed è stato sostituito dal romanista Gianluca Mancini.

Ci sono poi tre nuovi convocati per il mister di Certaldo e sono: Bellanova, di ruolo terzino, autore di una bella stagione con la maglia granata del Toro; Lucca, un attaccante che supera i due metri di altezza e Folorunsho, un guerriero in mezzo al campo. Consci del fatto però che il reparto più debole di questa nazionale è l’attacco, orfano ora anche di Berardi (infortunato) e con un Ciro Immobile non molto determinante in maglia azzurra. Da tempo abbiamo difficoltà a trovare un vero “nove” e, se vogliamo, anche un ottimo “dieci”.

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