Super Mario decide la partita con un super gol in zona Cesarini

Nella notte di San Valentino, gli occhi spenti degli spettatori di San San vengono illuminati all'86esimo minuto dal tiro-capolavoro di Super Mario Balotelli

Super Mario decide la partita con un super gol in zona Cesarini

La cartolina per Madrid fa un viaggio di 40 metri dal piede destro di Super Mario fino all’incrocio dei pali del portiere Curci.

Super Mario appunto, l’unico sottolineato in rosso sul taccuino di Diego Simeone, che mercoledì sera sfiderà i rossoneri a San Siro con il suo Atletico. Perchè il Milan di Seedorf contro il Bologna è stato poco più di Balotelli, il quasi campione che ancora una volta, come contro il Verona e il Cagliari, ha risolto i problemi dell’olandese. Alla squadra di Ballardini è bastato chiudersi e aspettare per annacquare la fantasia offensiva di Honda, Kakà e Taarabt, incapaci di inventare qualcosa per se stessi o per Balotelli, inghiottito dalle sabbie mobili di Ballardini, che nel secondo tempo ha fatto anche di più: ha aspettato che i due esterni offensivi del Milan fossero stanchi per colpire in contropiede una squadra spaccata in due: il solito problema di questo 4-2-3-1, ancora troppo giovane ed acerbo, di Clarence Seedorf.

Prima della magia di Balotelli a fare la differenza era stato Abbiati: senza le sue parate, soprattutto quella su Christodoulopoulos a metà secondo tempo, il lieto fine non ci sarebbe mai stato e la cartolina verso Madrid avrebbe consegnato soltanto buone notizie a casa Simeone.

Sono quindi passati sei giorni dalle lacrime di Super Mario a Napoli al suo tiro-capolavoro di puro talento, un dono dice Mario, sul quale bisogna lavorare. Queste le sue parole: “Io finisco l’allenamento e mi metto a tirare in porta punizioni e palle in movimento. Poi è un dono che mi ha dato Dio e io lo alleno e basta”. Il match di Super Mario non è in assoluto di quelli da ricordare, perlomeno non fino all’ingresso di Pazzini che cambia anche la sua partita e non solo tatticamente: “Con il Pazzo mi trovo molto bene in campo, speriamo che ci sia la possibilità di giocare insieme spesso perché quando succede,io o lui, segniamo sempre”.

Con Seedorf il rapporto è evidentemente speciale; il tecnico rossonero lo stimola, gli indica la strada giusta-sempre- anche nel dopo gara, quando si trova il Mario che si vorrebbe sempre vedere: “Di sicuro abbiamo un bel rapporto perchè quello che ha da dire, lo dice in faccia e non lo manda a dire e sono contento di questo”. Le lacrime di Napoli lo hanno reso più umano e la dedica per il gol mostra anche il suo lato più dolce, dedicandolo alla sua fidanzata Fanny, nella notte di San Valentino.

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