Lo Stadio Flaminio, che ha una capienza di appena 25 mila posti, è un’importante impianto sportivo situato a Roma, questo non è assai distante dallo stadio Olimpico, attualmente però è in stato di totale abbandono e degrado. E’ un vero e proprio peccato visto che – questo – si presterebbe bene al gioco del Calcio; non essendoci la pista d’atletica, le tribune vicine al terreno di gioco regalerebbero un’ottima visuale allo spettatore e un’atmosfera calda.
Lo stadio fino a qualche decennio fa era aperto al pubblico, nel 2011 infatti ospitò l’Italia del Rugby, mentre negli anni ’90, nel periodo dei lavori all’Olimpico pei i mondiali italiani di Calcio, giocarono al Flaminio le loro partite interne sia la Roma che la Lazio. In quelle occasioni il Flaminio, sempre pieno, fu teatro anche di spettacolari derby.
La Lazio cosi come tanti altri Club italiani – sempre con mille difficoltà – prova da tempo a costruire uno stadio tutto proprio, in passato si parlava dello Stadio delle Aquile, progetto però mai realizzato, doveva sorgere in zona Tiberina; lì presuntamente ci sono alcuni terreni di proprietà del presidente Claudio Lotito.
Ristrutturare e riportare in vita questa struttura morente è il sogno di tanti laziali, ovviamente ci sono delle problematiche da risolvere. In primis all’esterno dello stadio pare non esserci tantissimo spazio per parcheggi e quant’altro, inoltre la capienza attuale non sarebbe in grado di soddisfare le esigenze della tifoseria laziale. I posti a sedere vanno aumentati e questo lo sa bene il presidente Lotito, lo stesso riconosce che la soglia minima (impossibile fare di meno) è quella di 45 mila posti.
Come riporta il Corriere della Sera, Lotito recentemente si è espresso sulla “vicenda Flaminio” sostenendo che il progetto di ristrutturazione è magnifico, queste le sue parole. Parole che fanno ben sperare, vanno poi nella stessa direzione le frasi pronunciate dall’assessore allo Sport della città di Roma; Onorato dice che per la vicenda Flaminio siamo a pochi metri dal traguardo finale. Il presidente aggiunge poi, non senza entusiasmo, che coloro i quali hanno già visionato il progetto lo hanno commentato positivamente, pare che la riqualificazione l’abbia fatta Nervi stesso. Ricordiamo, infatti, che il progetto originario dello stadio fu proprio dell’ingegnere Nervi.