Stadio della Roma, gli sgomberi e il punto della situazione

È stato notificato il provvedimento di sgombero agli occupanti dei terreni dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio. La differenze col progetto Tor di Valle e i prossimi step.

Stadio della Roma, gli sgomberi e il punto della situazione

Stadio della Roma, secondo tentativo. Si, è il secondo e tutti i tifosi romanisti si ricorderanno del primo, fu quello di James Pallotta che aveva molte speranze di costruire il nuovo impianto nel quartiere Tor di Valle, lì dove un tempo sorgeva l’ippodromo. Ci furono invece tantissime vicissitudini e il triste epilogo fu che lo stadio non si è mai realizzato.

Chi scrive ricorda addirittura un movimento sorto per tutelare le rane oppure l’obbligo di preservare la vecchia e cadente tribuna dell’ippodromo, ci furono impensabili ostacoli e provenivano da ogni fronte.  L’auspicio è che questa volta possa andare diversamente e i segnali di un esito diverso ci sono. Sembra esserci una maggiore disponibilità da parte di questa giunta rispetto a quella precedente, inoltre anche i media oggi sembrano più propensi a questa possibilità, quella di avere un nuovo impianto (moderno) nella capitale.

Ecco l’ultima notizia, per capire a che punto ci troviamo all’interno del lungo iter burocratico. Gli occupanti (abusivi) dei terreni di Pietralata hanno ricevuto, da parte degli agenti della polizia municipale, la notifica del provvedimento di sgombero. Si è data esecuzione al provvedimento visto che sono stati respinti i ricorsi presentati dai residenti; i vari tribunali avevano dato ragione, insomma, al comune di Roma. 

Il prossimo step sarà quello della presentazione del progetto definitivo all’ente comunale, un onore che spetta ai proponenti (AS Roma). A fine Luglio infatti, questo per evitare equivoci, la Roma ha fatto visionare al sindaco il bellissimo filmato dello stadio ma in quell’occasione, attenzione, non c’è stata l’effettiva presentazione del definitivo.

Questo importante passaggio, salvo imprevisti, dovrebbe avvenire entro la fine di questo anno e poi dovrebbe arrivare l’ok da parte della conferenza dei servizi. Ricevute queste ulteriori autorizzazioni potranno partire le gare d’appalto e infine si potrà posare la prima pietra per costruire la tanto rincorsa arena di proprietà. Difficile fare una stima di quando questa aprirà agli spettatori, ma l’importante è che lo faccia.

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