Sospetto Costa Rica: in 7 all’anti-doping

Dopo la vittoria contro l'Italia, sette giocatori della Costa Rica sono stati chiamati dalla Fifa ai controlli anti-doping. Mai successo, di solito solo due o tre giocatori vengono chiamati per i controlli

Sospetto Costa Rica: in 7 all’anti-doping

Dopo la partita Italia-Costa Rica terminata 0-1, si è verificato un episodio da segnalare, un vero giallo all’anti-doping, ben sette giocatori della Costa Rica sono stati chiamati ai controlli dalla Fifa, alla fine della partita di Recife: Bryan Ruiz, Michael BarrantesKeylor NavasCelso BorgesChristian BolanosMarco Urena e Diego Calvo sono stati i nomi sottoposti alle verifiche di rito, mentre per i giocatori Azzurri chiamati all’anti-doping sono stati solo due.

Forse perché la Fifa vuole vederci chiaro, oggi molti giornali italiani e esteri riportano il disappunto della Costa Rica per la maxi chiamata dell’anti-doping, tali controlli hanno causato ritardi per il rientro in ritiro; la portavoce della federcalcio della Costa RicaGina Escobar, ha voluto precisare rilasciando le seguenti dichiarazioni: “Tali controlli alterano la scaletta del rientro che la squadra aveva nel quartier generale a Santos”.

Anche il portiere della Costa RicaKeylor Navas, a seguito delle verifiche anti-doping disposte dalla Fifa e molto sorpreso di questo accaduto ha dichiarato: “Se volete potete fare controlli su tutta la squadra, tanto non succede niente, quanto è successo è una mancanza di rispetto, comunque, prendiamola con humour, siamo tranquilli e felici di poter andare avanti nella strada dei mondiali. Facciano quel che vogliono, sono le regole della Fifa. Se continuiamo a giocare e a vincere, e se ci chiameranno tutti, andremo tutti . . . non c’è problema”. Ricordando anche che in genere vengono sottoposti ai controlli due, come è avvenuto appunto con la nazionale italiana o, al massimo, tre giocatori per squadra. Anche il capitano e autore della rete all’Italia, Bryan Ruiz, ha definito “esagerata” la decisione dei controlli, precisando che la squadra “non ha niente da nascondere“.

La Fifa fa chiarezza dopo le polemiche nate, spiegando che solo due giocatori hanno svolto i controlli di routine, mentre altri cinque giocatori hanno solo recuperato dei test che andavano svolti prima dell’inizio della competizione, ma che non erano ancora stati effettuati. Non ci resta di aspettare nelle prossime ore qualche aggiornamento su questa situazione molto curiosa, che è sicuramente da chiarire in maniera più chiara, anche perché interessa particolarmente a noi per le sorti del nostro girone.

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