Soddisfatti ed orgogliosi per i risultati portati a casa dal Brasile, i giocatori della Nazionale Italiana cercano in ogni modo di rilassarsi e di mantenere un clima sereno e disteso, in modo tale da arrivare ben carichi alla sfida calcistica di venerdì contro il Costa Rica.
Senza perdere di vista la giusta concentrazione, i giocatori con la maglia azzurra trovano, infatti, anche il modo di scherzare all’interno del “bunker” sportivo di Mangaratiba. Così è stato messo in rete una simpatica discussione tra Salvatore Sirigu ed il giallorosso De Rossi. Il botta e risposta parte dalle accuse mosse dal sardo, secondo le quali il romanista non sarebbe molto bravo con i videogames, ricevendo subito delle risposte ironiche ed esilaranti.
Sirigu ha cominciato lo sketch con queste parole “Per fare gruppo giochiamo molto ai giochi e ai videogiochi, tra i quali quelli di guerra o di tattica di guerra. Su questi io e Thiago Motta siamo da medaglia d’oro, mentre a quelli di basket c’è De Rossi che pensa di essere forte ma non lo è. L’altro giorno mi ha battuto e mi ha preso in giro e oggi dire davanti a tutti che lui è scarso è impagabile”.
Immediata l’ironica risposta di De Rossi “Sirigu è un ragazzo con grossi problemi mentali, cerchiamo di coinvolgerlo facendogli vincere le partite, a qualsiasi sport o a qualche sparattutto. Gli stiamo vicino proprio come se fosse uno di noi. Rivelargli la realtà prima di giocare con l’Inghilterra sarebbe stato un duro colpo”.
Il video sta facendo il giro del web rapidamente e sta regalando sorrisi e buon umore a tutti i fan del vero calcio, quello che unisce le persone e che non ama la violenza. Il messaggio che i due giocatori hanno voluto lanciare ai tifosi è proprio questo: la competitività va vissuta in modo amichevole e con la dovuta ironia, senza pugni e senza armi.
Speriamo, dunque, che i toni decisamente sarcastici di questa discussione facciano riflettere tutti sul vero senso dello sport, che dovrebbe solo far sorridere grandi e piccini e non registrare vittime ed asciugare lacrime.