La partita di sabato tra il Perugia e la Ternana doveva essere una giornata di festa, e lo era anche stata fino al 87′ minuto. Poi dagli spalti al campo è arrivato la notizia di un tifoso colpito da malore e i giocatori hanno smesso di giocare, iniziando a fare il torello. L’arbitro ha concesso, per regolamento, otto minuti di recupero, ma i giocatori del Perugia hanno solamente palleggiato ed hanno aspettato la fine del match.
Purtroppo anche il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, ha confermato il decesso dell’uomo: si chiamava Osvaldo Neri, aveva 62 anni ed era nato a Gualdo Cattaneo. Il presidente del Perugia, visibilmente scosso in conferenza stampa, dice che questo non è il momento di parlare di calcio, e non lo faranno ne i calciatori e nemmeno gli allenatori, confermando il decesso dell’uomo, venuto allo stadio per tifare Perugia.
Santopadre ha continuato manifestando la sua vicinanza personale e della squadra alla famiglia dell’uomo e anche da tutti i tifosi. Santopadre dice che le autorità superiori hanno deciso che la partita era da continuare, anche se non si sa se è stata la decisione più giusta, ma i giocatori comunque, di comune accordo, hanno deciso di smettere di giocare e fare melina.
I tifosi del Perugia invadono lo stadio, dicendo di fermare la partita. Sul posto accorsi subito i soccorsi del 118. Mentre in Curva Nord sono stati tolti tutti gli striscioni ed hanno iniziato ad applaudire. Il Questore di Perugia però di comune accordo decide che la partita è da continuare, poiché non c’erano gli estremi per sospendere il match per motivi di ordine pubblico. La partita è ripresa, con i giocatori a fare melina fino al fischio finale.
Un testimone sullo stadio dice di non essersi accorto di nulla, ma c’erano persone che urlavano per un dottore, cercando di attirare l’attenzione dei sanitari. Dopo alcuni minuti sono arrivati, facendogli un massaggio cardiaco. Ci hanno provato con tutti i loro mezzi, ma si capiva sin da subito che la situazione era grave.