Dopo 17 difficili anni di serie C, il Catanzaro ha ben figurato in serie B (contando sia la regular season che i playoff); al netto della seconda gara della semifinale playoff disputatasi a Cremona, i giallorossi sono stati protagonisti di una bellissima stagione. Quinto posto in classifica alle spalle delle più blasonate e tante belle vittorie esterne fra le quali spiccano quelle ottenute a Genova con la Samp, a Palermo e a Parma.
Il presidente Floriano Noto, alla luce degli ultimi accadimenti, ci tiene a rassicurare tutti i tifosi; il numero uno dei giallorossi si dice tranquillo poiché queste separazioni si potevano prevedere e sostiene che le alternative ci sono, c’è un piano B. Ha lasciato ufficialmente Catanzaro e l’US Catanzaro il direttore generale Diego Foresti, nel comunicato diffuso dalla squadra giallorossa sono apparsi solo ringraziamenti all’indirizzo di uno degli artefici della bella cavalcata in serie C (con conseguente promozione in B).
Chiarita la situazione del direttore generale, anche la posizione del direttore sportivo Magalini va valutata, incerta la sua permanenza. Capitolo Vivarini: il mister avrebbe già comunicato al presidente la sua volontà di andare via, specificando che la causa dietro questa decisione non sono i soldi. Insomma tra chi è già partito e chi potrebbe farlo a breve, se c’è una certezza al momento, questa si chiama appunto Floriano Noto; non solo presidente ma primo tifoso dei giallorossi, originario proprio di Albi (CZ).
Lo stesso presidente ha poi ribadito che ci sono due punti fermi dai quali ripartire: la solida società e il pubblico catanzarese che, sostenendo sempre la squadra, rappresenta il dodicesimo uomo in campo. Proprio per sostituire l’eventuale partente Vincenzo Vivarini, circola già qualche nome e il primo della lista sarebbe Alberto Aquilani, giovane allenatore in rampa di lancio che bene ha fatto a Pisa e, ancora prima, ha svolto un ottimo lavoro nelle giovanili della Fiorentina. L’ex centrocampista della Roma fa un bel calcio, potrebbe, appunto per questo, essere il giusto erede del tecnico abruzzese.