La festa, alla fine, è tutta per Luca Toni, che segna il suo gol numero 22 e vince la personale sfida contro Carlos Tevez: un gol per Toni, un rigore sbagliato per Tevez. E’ tutta qui la sintesi di questo pazzo pomeriggio al Bentegodi, che ha visto trionfare il capitano dei gialloblù, che ora rischia seriamente di vincere il titolo di capocannoniere alla veneranda età di 38 anni, battendo ogni record in fatto di longevità: mai nessuno aveva messo dietro gli altri cannonieri della Serie A a quest’età.
Toni-Tevez. Erano questi i motivi per guardarsi questa partita, visto che Verona e Juventus hanno già chiuso il campionato da diverse settimane, coi bianconeri che sono già con la testa a Berlino. Eppure, viene fuori una partita vibrante, ricca di emozioni, col Verona che parte meglio, ma poi cede alla distanza ai bianconeri, che trovano il gol del vantaggio con uno splendido tiro a giro di Pereyra, al minuto 42, dieci minuti dopo una spettacolare traversa di Llorente, che gira di destro al volo con Rafael battuto.
Il Verona gioca tutto per il suo capitano, e si vede al minuto 48′, quando Hallfredsson offre una gran palla a Toni che batte Buffon: è 1-1, ma soprattutto è la rete numero 22 in campionato. Passano meno di 10 minuti, però e Llorente segna il più facile dei gol, dopo un assist di Padoin. La Juve avrebbe la possibilità di segnare il terzo gol con un calcio di rigore concesso per la netta trattenuta di Marquez su Llorente, ma Tevez si fa ipnotizzare da Rafael, che corre verso Toni mimando il gesto all’orecchio del capitano. Come a dire: “Questo è per te”. Occhiataccia di Tevez, che all’88’ poteva riaprire il discorso classifica marcatori, ma tutto finisce lì.
Partita finita? Niente affatto. C’è ancora tempo per un’espulsione diretta di Pepe, per brutto fallo su Valoti, e soprattutto per il pareggio di Juanito Gomez al minuto 93′, che fa esplodere il Bentegodi e regala un’ottima chiusura di campionato. Applausi per il Verona, per la Juve ora c’è solo Berlino.