Serie A: storie di Presidenti, la fine delle dinastie

La Fiorentina sta per essere venduta e così anche i "Della Valle" lasciano il club viola dopo 15 anni di presidenza. Purtroppo è l'ultima famiglia storica che vende a malincuore una società di calcio.

Serie A: storie di Presidenti, la fine delle dinastie

La squadra viola sta passando dai fratelli Andrea e Diego Della Valle all’imprenditore americano Commisso. L’intesa tra le due parti sarebbe stata raggiunta su una valutazione intorno ai 165 milioni. Il giorno per il closing e la firma potrebbe essere oggi. Quindici anni sono passati da quando i Della Valle hanno prelevato la squadra dopo il fallimento della famiglia Cecchi Gori.

Calcio e famiglie, un binomio perfetto che ha attraversato la storia del calcio. La vera famiglia storica in Italia è stata quella degli Agnelli. In 96 anni la presidenza ha visto alternarsi figure come Eduardo, l’avvocato Gianni, Umberto, fino al figlio Andrea che ha preso la squadra nel 2010 dopo “Calciopoli“.

Spostandoci più a Sud, c’è stata la famiglia Sensi proprietaria della RomaFranco Sensi, Presidente dal 1993 e poi la figlia Rosella – dal 2011 – dopo la morte del papà. Un amore per i colori giallorossi durato ben 18 anni prima di passare il testimone agli americani, nella persona di James Pallotta.

A Milano invece c’è stata la dinastia dei Moratti e di Berlusconi. La famiglia Moratti alla presidenza dell’Inter è durata ben 31 anni prima di passare la proprietà prima all’indonesiano Thohir e poi alla famiglia cinese ZhangAngelo Moratti è stato alla presidenza 13 anni, poi il figlio Massimo che in 18 stagioni ha conquistato 16 titoli toccando il punto massimo nel 2010 con il “Triplete”  di Mourinho.

Passiamo all’altra sponda di Milano, quella dei colori rossoneri. Parlando di trofei, la fama di presidente più vincente di sempre resta a Silvio Berlusconi che in 31 anni ha portato il club sul tetto del mondo con 29 trofei di cui 8 Scudetti, 7 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e un Mondiale per Club. Berlusconi sarà difficile da eguagliare, non solo per i tanti trofei vinti ma anche per il bel calcio espresso in tanti anni sotto la sua guida.

Dopo un periodo di crisi del club rossonero, nel 2016 Berlusconi decide di vendere il club al cinese Yonghong Li.

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