Di obiettivi stagionali, sia il Chievo che il Verona, non ne hanno più. Salvezza raggiunta per il Chievo, salvezza raggiunta per il Verona, quest’ultima in una stagione fatta di alti (pochi) e bassi (molti). Ma in un derby si gioca innanzitutto per il predominio cittadino, e nessuna delle due è riuscita ad imporsi sull’altra: è la prima volta che le due squadre pareggiano, in serie A.
In pratica, la partita si è giocata solo nel primo tempo, dove il pubblico del Bentegodi si è divertito eccome: tutti nella prima frazione i 4 gol, per un derby che ha divertito certamente più di quello d’andata, dove si impose il Chievo di Maran con gol di Paloschi all’81’. Ed è lo stesso Paloschi a sbloccare il match al 9′, su un cross (deviato) di Pellissier, che Paloschi schiaccia di testa in rete. Partita nervosa (alla fine 8 gli ammoniti, 5 per il Verona e 3 per il Chievo), ma si capisce già dal gol di Paloschi che si assisterà ad un match divertente.
E infatti, il Verona pareggia dopo 10 minuti con un tiro di Juanito Gomez, leggermente deviato dalla difesa, che mette fuori causa un incolpevole Bizzarri. Passano appena 6 minuti e l’infinito Luca Toni segna il gol del vantaggio per i suoi: rete numero 19 in campionato, a una rete dallo score dello scorso anno, quando si fermò a quota 20. Niente male, per un 38enne che proprio non vuole saperne di smettere di segnare.
Il Verona prende in mano la partita ma, nel momento migliore della squadra di Mandorlini, ecco l’azione del Chievo che porta al rigore, con Pellissier che viene spinto da Rodriguez al 40′. Lo stesso capitano clivense si incarica dell’esecuzione, e porta la partita in parità. Nemmeno il tempo di esultare, che ancora Toni va vicino al gol, colpendo una clamorosa traversa. Nel secondo tempo, il caldo e la stanchezza bloccano la partita, che di fatto si è giocata (eccome se si è giocata!) solo nel primo tempo. Chievo a quota 42, Verona un punto dietro.