Serie A, Atalanta-Milan: sfida conclusiva

Le due compagini si sfidano al Gewiss Stadium di Bergamo, terreno da tempo diventato ostico per il Milan che dovrà assolutamente tentare di espugnare se vuol tornare in Champions League. Atalanta che ha interessi economici rilevanti per rimanere invece dov'è.

Serie A, Atalanta-Milan: sfida conclusiva

È al Gewiss Stadium di Bergamo, importante azienda leader della domotica, che si sfideranno l’Atalanta e un Milan che tenta una qualificazione in Champions al cardiopalma.

Il quartier generale dei nerazzurri si conferma off-limits per i rossoneri che lo hanno espugnato in una sola occasione nell’ultimo quinquennio. I cuori milanisti ricorderanno con estremo rammarico la giornata del 22 dicembre 2019. Data in cui una Dea tutt’altro che Bendata, rifilò cinque sonori schiaffoni al Diavolo. Una severa lezione che ne calpestò violentemente la dignità ma, allo stesso tempo, scosse vigorosamente l’orgoglio della squadra che, toccato il fondo, iniziò finalmente a risalire la china e arrivare fin dove è adesso.

Una resa dei conti per i fatti di quasi cinquant’anni prima. Il 15 ottobre 1972, infatti, Il punteggio finale del match che sancì una devastante vittoria rossonera, 9-3, segna il record del match più generoso di reti della storia della Serie A. Primato rimasto ancora inviolato, che all’epoca mise addirittura in difficoltà gli addetti ai lavori nella conta dei goal. Quel Diavolo allenato da Nereo Rocco stringeva tra le mani una forca a tre micidiali denti: Rivera, Prati, Bigon. Devastanti tiratori scelti. 

Un campionato emozionante nonostante l’assenza del dodicesimo giocatore sugli spalti, annuncia giochi tutt’altro che finiti. I bergamaschi hanno già matematicamente staccato il biglietto per la prossima Champions, ma avrebbero tutto l’interesse a preservare l’attuale piazzamento in classifica. La poltrona del secondo posto vale, infatti, 19.4 milioni di euro e, cedere il posto, significherebbe regalare circa 5 milioni. Per questo motivo la trasferta del Milan si preannuncia davvero insidiosa.

Domenica prossima, Pioli dovrà interrompere il lungo digiuno di otto anni che vede la sua squadra lontana dalla prestigiosa competizione europea. Mentre gli orobici saranno impegnati a difendere con unghie e denti il gruzzolo sul quale adesso sono seduti. Intanto è anche quasi giunta l’ora delle scelte sul supplente di Ibra: Rebic, Leao o Mandzukic? Proprio quest’ultimo esordì e chiuse con una rete la sua precedente esperienza in bianconero.

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