La bufera che si è abbattuta su Nicolò Zaniolo ha creato un caso mediatico che il calciatore sta cercando di sgonfiare aiutato dai suoi legali. In particolare, a parlare della vicenda riguardante il suo assistito è l’avvocato Gianluca Tognozzi, che ha sottolineato come al calciatore non sia ancora giunta alcuna notifica.
Non solo, nonostante il clamore che si è creato intorno alle scommesse illegali, ad oggi la Procura della Federcalcio non ha avanzato alcun intervento nei confronti del giocatore. Tuttavia, su ordine della procura di Repubblica di Torino è stato pervenuto a Zaniolo un avviso di garanzia, consegnato il 12 ottobre. Zaniolo continua a professare la sua estraneità alle scommesse d’azzardo su eventi calcistici, posizione che la difesa sostiene con forza.
La difesa sostiene anche che è possibile che il calciatore abbia giocato online su giochi come roulette o poker, ignaro che fossero illegali. Nel caso questa possibilità corrispondesse al vero i legali sono pronti a chiarire tutto e per Zaniolo potrebbe scattare una multa che il giocatore sarebbe pronto a pagare immediatamente.
Nel frattempo proseguono le indagini sui dispositivi mobili appartenenti a Zaniolo e a Tonali, che gli esperti stanno analizzando per cercare le prove della loro colpevolezza. Prossimamente i due giocatori dovranno recarsi alla procura di Torino per essere sottoposti ad un interrogatorio dal pm. Tognetti ha dichiarato che in questa occasione avrebbe modo di chiarire la posizione di Zaniolo riguardo la vicenda.
Il legale ha tenuto a precisare che il sequestro del telefono è un atto dovuto e conseguenza dell’avviso di garanzia emesso nei confronti del calciatore. Zaniolo ad oggi risulta indagato per aver violato l’articolo 4, legge 401 del 1989, consistente in un reato di minore entità per il quale è prevista una pena pecuniaria pari a poche centinaia di euro. Insomma, Zaniolo potrebbe uscire da questa vicenda semplicemente pagando un’ammenda irrisoria.