La frase di Sara Pinna è di circa una settimana fa, precisamente quando il Cosenza ha vinto contro il Vicenza con il risultato di 2-1 grazie alla doppietta di Joaquín Larrivey, evitando così la retrocessione in Lega Pro. La gogna mediatica però è iniziata nelle ultime ore, quando l’esclamazione della giornalista sta iniziando a circolare sui social network, costrigendo Sara a chiudere i suoi profili.
Fuori dallo stadio Andrea Ceroni, inviato della televisione locale TVA Vicenza, raccoglie tutte le emozioni a caldo per la vittoria della squadra calabrese. Vengono intervistati svariati tifosi fuori dallo stadio San Vito Gigi Marulla, ma quello che sta facendo discutere è l’intervento fatto nei confronti di un bambino calabrese di 7 anni.
Il piccolo tifoso, insieme al papà, esclama la frase “Lupi si nasce”, chiaro riferimento al soprannome della sua squadra del cuore. Qui però la giornalista cade completamente di stile, freddando il ragazzino in maniera netta e decisa: “E gatti si diventa, sai? Non ti preoccupare, che verrete anche voi in pianura a cercare un po’ di lavoro“. Tra l’altro lo stesso inviato complica la vicenda, complimentandosi con la giornalista per l’ironia fatta: “Non male questa Sara”.
Il caos mediatico e le scuse di Sara Pinna
Sui social network la conduttrice arriva al primo posto nei trend topic di Twitter, ove quasi tutti criticano il commento fatto da Sara, venendo così accusata di razzismo. Tra l’altro Il padre del ragazzino, su Facebook, si sfoga: “Lei ha dimostrato di essere innanzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi. Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità”.
Criticata violentemente, Sara Pinna prova a scusarsi in una recente intervista rilasciata al “Corriere della sera“, ricordando di avere origini sarde: “È stata un battuta infelice che potevo evitare e che ha dimostrato una mancanza di tatto e di gentilezza. Mi scuso con il bambino, con la famiglia e con tutti coloro che si possono essere sentiti offesi. Ribadisco le mie scuse al bambino, alla sua famiglia, ai tifosi del Cosenza e a tutti coloro che si sono sentiti offesi per una frase sbagliata che non rispecchia in alcun modo il mio pensiero e la mia sensibilità. Non vi erano in me le intenzioni maligne che mi vengono attribuite dai numerosi commenti sui canali social, molti dei quali hanno oltrepassato ogni limite di decenza e di legge, ma di questo si occuperà nelle sedi opportune la magistratura”.
Le scuse al momento non sembrano essere bastate, dal momento che l’Ordine dei giornalisti del Veneto ha comunicato di star valutando dei provvedimenti per la caduta di stile di Sara Pinna, ricordando come l’ordine richiami sempre al rispetto della carta deontologica, in particolare alla tutela della dignità delle persone, alla tutela del diritto alla non discriminazione e ai doveri in tema di informazione sportiva, che condannano gli atteggiamenti minacciosi, scorretti e razzistici.