Salta l’accordo con il Dalian Yifang: Marek Hamšík resta al Napoli

Sembrava ormai imminente, ma salta l'accordo di Marek Hamšík alla squadra cinese del Dalian Yifang. A rivelarlo è un tweet sulla pagina ufficiale del Napoli

Salta l’accordo con il Dalian Yifang: Marek Hamšík resta al Napoli

Il trasferimento di Marek Hamšík al Dalian Yifang sembrava ormai ad un passo, ma invece il futuro del centrocampista non dovrebbe essere in Cina. Infatti, in queste ore, è arrivata una nota da parte del Napoli su Twitter, in cui si può leggere che il trasferimento è saltato poiché la cifra pattuita non collima con i precedenti accordi.

I dubbi sul trasferimento non c’erano più, per questo motivo i calciatori del Napoli con a capo Callejon avevano organizzato una festa in suo onore. Il tutto si è svolto in un locale di Coroglio. Tutti presenti, anche i membri della società, che tra lo spettacolo dei fuochi d’artificio hanno salutato la loro bandiera.

Hamsik-Cina, l’accordo saltato

Il tweet pubblicato in queste ore dalla squadra partenoopea parla chiaro e sottolinea che il tutto è saltato per degli accordi economici non rispettati: “Il Calcio Napoli ha deciso di soprassedere alla cessione di Marek Hamsik ai cinesi poiché le modalità di pagamento della cifra pattuita non collimano con gli accordi precedentemente raggiunti”.

Secondo il blog dell’esperto di mercato Gianluca Di Marzio, il Dalian voleva pagare Marek Hamšík in più anni: “Le ultime indiscrezioni portavano alla soluzione di un versamento in un’unica soluzione e non più di prestito con obbligo di riscatto. Una questione su cui, però, sono sorti problemi evidenti, dal momento che il club cinese preferiva optare per un pagamento pluriennale per il quale tuttavia non sono state date le garanzie sufficienti”.

Per il momento la situazione di Marek Hamšík resta in stallo, e il suo agente attualmente si troverebbe a Roma, in stretto contatto con il presidente Aurelio De Laurentiis, per capire cosa stia succedendo. La volontà del centrocampista, ad oggi, sembra essere quello di andare in Cina e firmare un contratto con il Dalian di quasi dieci milioni all’anno, ma ora non sembra più scontato che questo capiti.

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