Rovigo, Fabrizio Miccoli si è presentato in carcere

L'ex attaccante di Palermo, Benfica e Juventus dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Un momento delicatissimo per lui, il suo legale: "Un modo per stare lontano da tutti".

Rovigo, Fabrizio Miccoli si è presentato in carcere

L’ex capitanto ed attaccante del Palermo, nonchè calciatore di Juventus e Benfica, Fabrizio Miccoli, si trova in carcere a Rovigo dove dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ex Palermo ha appreso infatti della condanna inflitta dalla seconda sezione penale della Corte di Cassazione arrivata ieri. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Palermo. Miccoli era stato condannato già in tutti gli altri di giudizio, anche al primo. 

Nella giornata di ieri Fabrizio Miccoli è partito da Lecce, dove vive con la sua famiglia, alla volta di Rovigo. Il suo avvocato ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha spiegato i motivi che hanno portato Miccoli a recarsi a Rovigo e non nella casa circondariale di Borgo San Nicola di Lecce. “Miccoli ha preferito andare a Rovigo perché ritiene che lì nessuno lo conosca” – così ha affermato il suo avvocato. L’ex capitano del Palermo è molto provato.

La presunta estorsione

I fatti per cui Miccoli adesso dovrà scontare 3 anni e 6 mesi risalgono a dieci anni fa. Per l’accusa il calciatore avrebbe commissionato un’estorsione aggravata dal metodo mafioso a Mauro Lauricella, figlio del boss Antonino detto “U scintilluni”. Miccoli, in questa maniera, avrebbe voluto recuperare 12.000 euro dall’ex titolare della discoteca “Paparazzi” di Isola delle Femmine, il cui titolare, Andrea Graffagnini, fu anche minacciato e oggetto di violenza. 

Miccoli avrebbe così voluto aiutare l’ex fisioterapista del Palermo, Giorgio Gasparini, socio dello stesso locale di Isola delle Femmine. In un a conversazione con “Scintilla” l’ex calciatore avrebbe anche definito il giudice Giovanni Falcone come un “fango”, parole per cui l’ex capitano rosa-nero si scusò pubblicamente già all’epoca dei fatti contestati. 

Nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, si potranno conoscere ulteriori dettagli sulla vicenda che ha interessato il calciatore pugliese. Sicuramente Miccoli si difenderà dinanzi l’autorità giudiziaria spiegando la sua posizione: potrebbe anche chiedere attraverso i suoi legali di scontare la pena in un modo diverso dalla reclusione in carcere, dove, per adesso, dovrà rimanere. 

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