Con grande probabilità, il Manchester United, partito tra le favorite quest’anno, dovrà accontentarsi dei playoff di Champions League per l’anno prossimo. Il pareggio casalingo con l’Arsenal, infatti, lascia la squadra di Van Gaal a due lunghezze dai Gunners, che hanno ancora due partite da giocare, mentre lo United soltanto una. Per come è arrivato, poi, questo pareggio fa imbufalire ancora di più i tifosi dei Red Devils, che hanno visto la loro squadra dominare il primo tempo, grazie soprattutto ad un Arsenal troppo rinunciatario, per poi allentare la presa nella ripresa, con un solo gol di vantaggio: inevitabile il pareggio, che puntualmente è arrivato.
Come detto, gran match del Manchester United nel primo tempo, con una grande partita di Young, assoluto trascinatore dei Red Devils in questa prima frazione. Da un suo bel cross nasce la rete del vantaggio dei padroni di casa: è Herrera al 30′, con un bel tiro al volo, a portare in vantaggio lo United. L’Arsenal, che in questo primo tempo sembra non essere entrato in campo, viene risparmiato da un Manchester United troppo confuso, che non cerca il raddoppio come dovrebbe. E nel secondo tempo, la musica cambia. L’Arsenal diventa più propositivo, e prende il mano il pallino del gioco, fino ad arrivare al rocambolesco (ma meritato) gol del pareggio: Blackett (Van Gaal ci dovrà spiegare, poi, perché l’ha schierato al posto di Rojo) devia in rete un cross, e nulla può Valdes: 1-1, e United che dimostra una volta di più di non essere una squadra matura.
Vittoria che blinda il secondo posto, invece, quella del Manchester City in casa dello Swansea: 4-2 il risultato finale, con la doppietta di Yaya Touré (21′ e 74′), il gol di Milner (36′) e la rete finale di Bony (92′). Per i padroni di casa, inutili le reti di Sigurdsson (45′) e Gomis (64′). Al City, a meno di clamorosi ribaltoni, dovrebbe spettare la piazza d’onore dietro ai campioni d’Inghilterra del Chelsea.