Padova, frasi razziste in campo durante una partita di calcio. Espulsa la vittima

Il giocatore nigeriano viene insultato da un avversario, l'arbitro lo espelle per aver reagito. Tra gli allenatori delle due squadre contendenti neppure una stretta di mano a fine partita.

Padova, frasi razziste in campo durante una partita di calcio. Espulsa la vittima

Stai zitto negro“. E poi ancora: “Zitto negro“. Due frecciatine pungenti di quelle che vanno dritte dritte a colpire la sensibilità e più ancora la dignità di una persona. Ad alzare la voce contro un giovane nigeriano, zittendolo e offendendolo per il colore della pelle sono stati gli avversari di una squadra padovana.
Conosciuto come un ragazzino “mite, tranquillo, che sorride spesso e difficilmente alza la voce“, questa volta non ha saputo trattenere la rabbia, non ha saputo sorridere a quella frase ed ha rincorso l’aggressore. 

L’arbitro a quel punto non ha ascoltato le ragioni di nessuno e ha alzato il cartellino rosso, quello che si alza per comportamento scorretto in campo, a sfavore della vittima, colpevole solo di aver reagito agli insulti razzisti. L’allenatore del giovane aggredito, Domenico Esposito, che ha potuto osservare tutta la scena, racconta che le offese sono cominciate dopo il gol: “Mentre l’arbitro era girato, il mio giocatore ha accennato un gesto di reazione, inseguendo l’autore dell’aggressione, ma l’ho fermato prima che lo raggiungesse“.

L’allenatore Esposito dice anche di aver cercato di parlarne sia con l’arbitro che con l’allenatore degli avversari, ma – ha dichiarato Esposito – “per tutta risposta il tecnico della Virtus Agredo mi ha detto ‘Napoli stai zitto’. Insomma deve essere un insegnamento di quelle parti, zittire un avversario insultandolo”.

Esposito ha una sua idea di “allenatore“: per gli adolescenti che allena deve essere anche educatore di riferimento insieme ai familiari e conclude dicendo che l’allenatore avversario non gli ha neppure stretto la mano a fine partita.

Il fatto molto spiacevole, che va sicuramente a screditare il calcio padovano, è accaduto domenica proprio in città, durante la partita tra Sacra Famiglia e Virtus Agredo di Loreggia. Le due squadre fanno parte del campionato Giovanissimi, i calciatori sono 14enni; da questa generazione si spera un “nuovo modo” di vivere la squadra avversaria, sostenuto da un confronto rispettoso.

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