Alla fine è successo di nuovo: il Napoli, sono 82 i punti totalizzati al termine della 38esima partita, con una lunghezza di vantaggio sull’inseguitrice Inter, per la quarta volta nella sua quasi centenaria storia, si è laureato campione d’Italia. E’ il secondo titolo negli ultimi 3 anni ed è una festa piena di gioia.
I meriti sono dell’allenatore Antonio Conte che si conferma un tecnico che fa dei campionati il suo punto di forza ma c’è anche da riconoscere il lavoro di Aurelio De Laurentiis che, al di là dell’ottima gestione da quando ha acquistato il club partenopeo, ha scelto il tecnico salentino e lo ha portato in casa azzurra dopo la complicata stagione dello scorso anno. Da menzionare anche il giovane direttore sportivo Giovanni Manna.
La rosa del Napoli forse non era tanto forte quanto quella che vinse il terzo tricolore due anni fa, quest’anno non c’erano infatti nè Osimhen e nemmeno Kvaratskhelia (ceduto quest’ultimo al Psg a campionato in corso, nell’invernale finestra di mercato). La squadra però, guidata dal bravo tecnico leccese e col vantaggio di potersi concentrare su un solo impegno settimanale è riuscita ad ottenere questo memorabile traguardo sportivo.
E’ la festa di un intero popolo e nella città campana, sebbene calendario indichi che siamo già a fine maggio, è come se fosse successo un secondo capodanno. Negli ultimi giorni, al netto della classica scaramanzia che contraddistingue i napoletani (e i meridionali in genere), qualcuno si era già sbottonato e tante sono state le maglie – e gli striscioni – con al centro il numero 4; questo, ben visibile, indicava appunto il quarto titolo vinto.
Ora è da stabilire il futuro del tecnico ma con questa contentezza tutto passerà in secondo piano, l’importante è che il club continuerà ad essere nelle solide mani di Aurelio De Laurentiis, un presidente che coi fatti e con le vittorie ha dimostrato di essere all’altezza di questo ruolo: una garanzia. Tantissime le iniziative in città, lunedì ad esempio, per le vie partenopee, girerà il pullman scoperto con a bordo calciatori, staff tecnico e addetti ai lavori.