Alla fine, Gregory Mertens non ce l’ha fatta. A 24 anni, il giovane difensore del Lokeren, muore all’ospedale dopo 3 giorni di coma farmacologico indotto, a seguito di un infarto durante il match tra le squadre riserve Lokeren e Genk. Il giocatore, dopo 20 minuti di partita, si era improvvisamente accasciato in campo, facendo subito temere il peggio: si era capito che si trattava qualcosa di grave, e visti i numerosi casi di morte in campo negli ultimi anni (uno su tutti, in Italia: Morosini) si è subito proceduto al massaggio cardiaco da effettuare in campo, prima che il giocatore venisse portato all’ospedale Oost-Limburg, nella città di Lokeren, dove sarebbe morto 3 giorni dopo.
Gregory Mertens prima del Lokeren aveva giocato con le maglie dell’Anderlecht, del Gent e del Cercle Brugge, e aveva giocato in tutte le selezioni giovanili della nazionale belga, giocando 13 partite tra Belgio under-16, under-19 e under-21. Cordoglio da parte del mondo del calcio. Hanno voluto ricordare Mertens, tra gli altri, i due più conosciuti giocatori belgi in Italia, Radja Nainggolan e l’omonimo – ma non parente –Dries Mertens. Il centrocampista della Roma ha twittato: “Il mio pensiero va alla famiglia di Gregory Mertens in questo momento difficile… RIP Gregory”; ecco, invece, il messaggio dell’attaccante del Napoli: “Riposa in pace Gregory Mertens! Coraggio alla famiglia, agli amici e ai colleghi. E’ incredibile!”.
In questo momento, ancora non sono accertate le responsabilità di quello che è successo: una fatalità, certo, ma non si sa ancora se evitabile o meno. A guardare le immagini, si vede l’arbitro interrompere immediatamente l’azione e l’ambulanza intervenire prontamente, quindi sembra che i soccorsi siano stati efficienti. Le responsabilità, semmai, potrebbero ricadere sui medici sociali del club, che hanno rilasciato il certificato medico al giocatore per poter affrontare una stagione agonistica. Dopo l’autopsia si otterranno le prime risposte.