Sembrava destinato ad un brillante futuro sul palcoscenico dei Campioni, ed invece Yarouba Cissako, talentuoso terzino 20enne del Monaco, ora rischia seriamente di compromettere la sua carriera ad alti livelli nel calcio che conta. Il tutto per motivi legati alla religione. Yarouba viene considerato dagli addetti ai lavori come uno dei difensori più promettenti del panorama francese, ed ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili dall’Under 16 alla convocazione dell’Under 20, ma da tempo ha iniziato a considerare l’Islam incompatibile con la cultura europea.
Già da qualche giorno era infatti esploso il caso mediatico: il ragazzo-fervente musulmano-ha apertamente dichiarato di voler diventare imam. Ma l’inizio della querelle è molto meno recente, e risale addirittura ai tempi delle giovanili. Già nella scorsa sessione di mercato il giocatore aveva spinto per andare al Galatasaray, cercando in ogni modo di favorire la buona riuscita della trattativa.
Il motivo? La Francia, a suo dire, non è un Paese “sufficientemente musulmano“, ed aveva espresso il desiderio di trasferirsi in un club dove l’Islam sia religione di Stato.
Sfortunatamente per lui, il Monaco e la compagine turca non sono riusciti a raggiungere un accordo sul prezzo del cartellino, e l’affare è saltato, scatenando così le ire del giovane. Ora Yaruba è passato dal debutto in Champions League alla tribuna: nessuna convocazione né per la prima squadra né tantomeno per le riserve, esclusione dagli allenamenti e guerra aperta con il club transaplino.
Uno dei maggiori motivi di discussione riguarda il vestiario di Sophia Nigi, kinesiterapeuta del Monaco, ritenuto dal giocatore troppo lascivo: Yarouba ha infatti affermato di non voler permettere ad una donna in calzoncini e maglietta di toccarlo.
Si tratta comunque solo dell’ultimo motivo di attrito tra il terzino ed il club, poiché già nel corso dell’adolescenza il ragazzo aveva manifestato intemperanze degne del miglior integralista musulmano. Bruno Istres, colui che l’ha gestito ai tempi della sua militanza nel vivaio del Monaco, ha dichiarato a Le Parisien che: “E’ molto religioso. Quando non lo si conosce si può non vederlo, perché non ha la barba e non porta la djellaba, ma la religione nella sua vita ha un posto importante”.
Il contratto del giocatore scadrà nel 2016, e lui ha già rifiutato il rinnovo, ma il Monaco ha manifestato l’intenzione di non volerlo perdere a zero; per questo sono state intavolate trattative con alcune squadre del Golfo (destinazione gradita al ragazzo per motivi religiosi).