Di mattina Mr. Bee, la sera Mr. Lee. E’ questa la strategia di Berlusconi, che a quanto pare vuole valutare l’offerta più seria e vantaggiosa per cedere il suo amorevole prodotto, il Milan. Berlusconi ha preferito annullare tutti gli impegni politici, e ha riempito la sua agenda solo ‘di calcio’.
Berlusconi, però, ha voluto negare la trattativa con le cordate cinesi. Ma Berlusconi non è nuovo al depistaggio giornalistico, soprattutto per quel che riguarda la sua carriera politica, ma anche il calcio ha i suoi precedenti illustri: un esempio su tutti, l’acquisto di Alessandro Nesta, smentito ai giornali 12 ore prima della firma.
E le dichiarazioni di Berlusconi all’uscita dall’incontro col broker thailandese (Mr. Bee), aveva detto: “La mia preoccupazione è che il Milan torni protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Ho trovato in mister Lee una persona seria che ha rispettato tutti gli adempimenti tecnici che prodromici alla stesura degli accordi e del contratto”. Sì, avete letto bene: Mr. Lee. Un lapsus? Visti gli sviluppi serali, mica tanto!
Appare chiaro, a questo punto, che Berlusconi non ha ancora preso una decisione. Nemmeno sulle quote da cedere, a ben vedere, dato che ha dato a intendere a più riprese che non è scontato che il futuro acquirente del Milan prenda una quota maggioritaria della società; anzi, è possibile il contrario, cioè che Berlusconi resti con il 51% del Milan sotto il suo controllo.
Il mistero si infittisce, anche perché il thailandese Mr. Bee, in un comunicato diffuso dalla Thai Prime (la sua società) parla di negoziato esclusivo, ma la realtà sembra ben altra, visto il vero e proprio blitz della cordata cinese, che ha scombussolato le carte in tavola. L’offerta di 500 milioni per il 51% del Milan da parte di Mr. Bee, quindi, viene momentaneamente messa in stand-by, in attesa della controproposta cinese. Con la speranza che non sia solo una questione di soldi, ma anche di progetti.