Milan ai cinesi, è fatta: finisce l’era Berlusconi, spazio a cordata Han Li

Il Milan è in mano ai cinesi: è arrivata oggi la svolta storica, con il comunicato Fininvest che ha sancito ufficialmente la firma del preaccordo per il passaggio di proprietà. Ma ad acquisire i Diavoli non sarà la cordata di Gancikoff.

Milan ai cinesi, è fatta: finisce l’era Berlusconi, spazio a cordata Han Li

Il Milan è dei cinesi. La notizia era nell’aria da tempo, forse persino troppo: dopo due anni di estenuanti trattative puntualmente risoltesi in un nulla di fatto, erano in molti a supporre che persino stavolta sarebbe infine arrivata la fumata nera. Silvio Berlusconi d’altronde ha sempre ammesso che approrre per la firma, per lui, sarebbe stato difficile quanto abbandonare un figlio.

Dopo trent’anni di successi e vittorie, d’altronde, era più che comprensibile. Tantopiù vista la spinta arrivata proprio grazie ai quei trionfi per la macchina della propaganda elettorale. Perché in fondo il rapporto è stato ampiamente simbiotico: Silvio Berlusconi ha fatto le fortune del Milan sportivamente parlando, ed il Milan ha fatto la sua sostanziosa parte in quelle (politiche) di Silvio Berlusconi.

Ora però, è finita. E stavolta per sempre. E’ infatti arrivata oggi l’ufficialità dell’accordo preliminare per la cessione del 99,93% del club alla cordata cinese, ma non si tratta del gruppo guidato da Gancikoff e Galatioto: con un colpo di coda imprevedibile, Berlusconi ha voluto uscire di scena con una trovata delle sue, continuando a sorprendere tutti fino alla fine.

Voci di corridoio sussurrano che Gancikoff si sarebbe preso sin troppe libertà nelle settimane precedenti, muovendosi tra i corridoi come se si sentisse già l’amministratore delegato della società, ed arrogandosi il diritto di mettere bocca (e forse persino firma) in decisioni che ancora non gli competevano. Un atteggiamento che ha indispettito non poco Berlusconi e soci, a tal punto da far saltare il banco dell’accordo.

Sullo sfondo si è infatti presentato il gruppo di Han Li e Yonghong Li, uno dei tanti che aveva seguito sottotraccia tutte le vicende di casa Milan, pronti ad approfittare di un qualche passo falso da parte di chi, di volta in volta, era vicino al closing. L’accordo, firmato a Villa Certosa, consegna così i Diavoli rossoneri alla Sino-Europe Investment Management Changxing, che acquisirà il 99,93% delle quote societarie per 740 milioni euro.

Per Berlusconi si prospetta invece un futuro “alla Moratti in qualità di presidente onorario del club. Il Milan ai cinesi è dunque cosa fatta, ora manca solo l’ufficialità dell’accordo definito per poter finalmente mettere tutto nero su bianco.

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