Domenica in occasione della partita Udinese-Hellas Verona, Luca Toni ha potuto esultare per il suo trecentesimo goal da professionista, il numero 25 da quando è al Verona.
Proprio in questa squadra Luca ha ritrovato se stesso e sopratutto i goal dopo le ultime esperienze poco positive con la maglia della Roma, Genoa, Juve e Fiorentina. Il Verona, infatti, nel 2013 decise di puntare su questo professionista e Toni oggi è il leader di questa squadra, oltre che il miglior marcatore. Ha giocato in molte squadre Luca: un attaccante alto e forte fisicamente (infatti, il colpo di testa è stato sempre la sua specialità) e inoltre un tiro preciso.
Per conoscerlo meglio però bisogna fare un tuffo nel passato. Ha iniziato nelle giovanili del Modena (classe 1977) segnando già qualche goal, per poi passare all’Empoli. Esordisce in serie A nel 2000 a 23 anni con la maglia del Vicenza (in quella stagione segna 9 goal), da là non si ferma più. Infatti passa al Brescia e segna 15 goal, poi al Palermo diventando il Capocannoniere della serie B con i suoi 30 goal e riportando il Palermo nella massima serie segnandone altri 20 l’anno seguente e guadagnandosi così la nazionale. Approda poi in una grande squadra come la Fiorentina facendo così il passo di qualità, e nel 2006 (uno dei suoi anni d’oro) diventa capocannoniere della seria A e campione del mondo con la nazionale italiana, vincendo la scarpa d’oro 2006.
Toni ha giocato anche all’estero: infatti molti si ricorderanno che ha giocato nel Bayern Monaco, dove diventa il quinto attaccante italiano a vincere il titolo di capocannoniere in un campionato straniero. Sono 38 i goal segnati in 60 partite durante gli anni al Bayern dopo di che ritorna in Italia giocando nella Roma, nel Genoa e nella Juve per vivere poi un esperienza calcistica negli Emirati Arabi ( All-Nasr). Ma Toni ha nostalgia dell’Italia e lo riporta proprio la Fiorentina a casa nel 2012.
Oggi Luca Toni nonostante i suoi 37 anni dice di stare ancora bene e di voler segnare il più possibile per lui stesso e per il suo Verona, quindi di ritirarsi dal calcio non se ne parla proprio.