La Serie A rischia il fallimento

Siamo vicini al default della Serie A. Se entro l'1 dicembre non arriva una cambiale da 300 milioni di euro non si può continuare a giocare.

La Serie A rischia il fallimento

Un gigante malato da tempo che ora rischia di schiantarsi per terra. La Serie A negli ultimi 10 anni ha perso 2.000 milioni di euro, circa 500.000 euro al giorno. Sono finiti i tempi in cui i presidenti magnati ripianano i debiti come succedeva ai tempi di Berlusconi col Milan o di Moratti con l’Inter.

Al di la dei contagi e delle squadre dimezzate ora ci sono gli stadi completamente vuoti da troppo tempo. Bilanci che non hanno ragione di esistere, in altri settori, società con questi numeri andrebbero a portare immediatamente i libri della società in tribunale.

Il virus oltre ad aver svuotato gli stadi, ha bloccato decine di migliaia di operazioni di marketing e visibilità, eventi per ogni club, merchandising, e congelato i diritti TV. Insomma un bagno di sangue che pare che sia giunto in questi giorni al collasso generale.

Ora è finito il tempo: perchè la Serie A possa proseguire, entro l’1 dicembre le squadre dovranno pagare una cambiale da 300 milioni di euro. Questi soldi non ci sono. Le casse di 15 squadre su 20 sono vuote. Si rischia il default di tutto il sistema. Una crisi vera e propria che ci ricorda la grande crisi dei subprime americana a fine 2006.

Analizzando gli ultimi bilanci di squadre come Milan, Inter, Juventus, Roma, Lazio, Bologna ci troviamo in mano un passivo di 700 milioni di euro. Parliamo di una cifra che è il triplo della perdita dei bilanci di tutte le squadre della Serie A dell’anno precedente.

La vera tragedia

Il vero problema sono i diritti TV che rappresentano il 40% delle entrate dei club. Si pensava che con i lockdown e gli stadi chiusi ci sarebbero stati più spettatori davanti alla tv, invece non è stato cosi. Si sono infatti persi ben 2.5 milioni di spettatori tanto è bastato a Sky, Dazn e Img di non pagare l’ultima rata alle squadre di ben 230 milioni di euro, soldi che per la Serie A erano importantissimi.

La Lega ha fatto ricorso al Tar che ha emanato un decreto ingiuntivo ma la situazione è comunque bloccata e si pensa che si potrebbe trovare un compromesso come uno sconto sui diritti 2020/2021 ma comunque i soldi non arriverebbero e questo per la Serie A è un danno incolmabile.

4  miliardi di debiti

Le società di Serie A hanno ben 4 miliardi di debiti con le banche, soldi di diritti TV anticipati e così via. Chi pagherà questi debiti? Teoricamente dovrebbero essere le società ma i capitali versati sono ovviamente molto inferiori e quindi cosa accadrà?

Il covid sta facendo si che molte scadenze non vengano rispettate e quindi potrebbero chiudere “i rubinetti” a molte società, continuando a lavorare solo con quelle che se lo possono permettere e stiamo parlando massimo di un 20% sul totale delle squadre.

Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina ha scritto una lettera a tutti, dalla UEFA alle associazioni dei giocatori in tutta Europa, per ridurre gli stipendi del 30% a tutti indistintamente, ma si pensa che comunque questa soluzione non possa bastare.

Siamo vicinissimi alla fine di un’era.

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