Kyle Krause si defila dalla sua azienda per seguire il Parma più da vicino

In un'intervista al "Financial Times", Kyle J Krause rivela di essere pronto a lasciare le redini della "Kum & Go" al figlio Tanner per dedicarsi maggiormente alle sue attività italiane, tra le quali è compreso anche il Parma Calcio.

Kyle Krause si defila dalla sua azienda per seguire il Parma più da vicino

Kyle J Krause, il magnate americano proprietario di una catena di negozi situati principalmente nel Midwest degli Stati Uniti chiamata “Kum & Go“, ha acquistato la società del Parma nella metà di settembre battendo, secondo alcune indiscrezioni mai confermate, la concorrenza della famiglia Al Mana.

Nei pochi mesi di cui è proprietario e presidente del Parma Calcio 1913 ha fatto già alcuni cambiamenti importanti, rivelando però che il suo progetto si basa soprattutto sui giovani di talento. Per questo motivo il mercato è risultato corposo sin dalla prima finestra, in cui si sono registrati ben 15 acquisti importanti (compresi i riscatti della scorsa stagione) e solamente tre cessioni corpose (quella di Mattia Darmian all’Inter con obbligo di riscatto e di Antonino Barillà e José Machín al Monza di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani).

Il futuro di Kyle Krause al Parma Calcio

Come rivelato da Gervinho in una recente intervista a “La Gazzetta dello Sport“, Kyle Krause vuole costruire delle basi solide spalmato però in un lungo periodo. In questi giorni l’imprenditore americano ha rilasciato una intervista a Sara Germano del “Financial Times” in cui dichiara di essere pronto a lasciare le redini della “Kum & Go” al figlio Tanner per dedicarsi maggiormente alle sue aziende italiane, dove ovviamente è compreso anche il Parma Calcio.

“La Serie A era il campionato numero uno al mondo” rivela Kyle Krause che poi aggiunge: “Ora è terzo o forse quarto. Penso che potremmo arrivare almeno in seconda posizione in futuro. Sarà però molto difficile superare la Premier League, forse a causa della lingua inglese”.

Negli ultimi giorni si sta parlando di una possibile Superlega Europea, ove diciotto squadre sarebbero pronte a sfidarsi durante la stagione, parallelamente ai rispettivi campionati nazionali. La Fifa avrebbe detto immediatamente di “sì” a questo progetto, in cui ci sarebbero già 5 o 6 miliardi di euro grazie ai numerosi sponsor.

Il presidente del Parma però non crede che la Superlega possa dare dei benefici nel lungo periodo: “Si tratterebbe di una vittoria a breve termine per le squadre di calcio, ma alla fine se i campionati nazionali diventano meno competitivi il tutto diventerebbe meno interessante per i tifosi”.

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