Dopo Dybala, Khedira: sarà il tedesco il secondo “quasi acquisto” della Juve. La trattativa è oramai ai dettagli conclusivi, e per l’ufficialità manca solo il superamento delle visite mediche (auspicabile anche se non scontato al 100%, visti i numerosi problemi fisici del mediano del Real Madrid, compreso il terribile infortunio al crociato; la bocciatura avrebbe comunque del clamoroso). Sami Khedira arriverà a parametro zero, con uno stipendio di circa 4 milioni, causa l’estinzione del contratto che lo lega al Real Madrid che arriverà il prossimo 30 Giugno. Un vero e proprio colpo per la Juve che verrà, ma che apre scenari di mercato sempre più burrascosi.
Il centrocampista tedesco è infatti un usato sicuro (28 anni, esperienza internazionale altissima avendo giocato in alcune tra le migliori squadre d’Europa, collezionando nel frattempo 54 gettoni e 5 goal con la Germania detentrice del titolo di Campione del Mondo), ma il suo arrivo implica una cessione eccellente nel reparto di centrocampo, già ricchissimo di talento. E’ proprio la mediana infatti il vero punto di forza della Juventus: Marchisio, Pirlo, Pogba, Vidal, con gli ottimi innesti di Pereyra e Sturaro, riserve perfette per qualsiasi grande club.
Tra i primi quattro citati, solo Marchisio è incedibile: il Principino è l’emblema della Juve “Dalla B a Berlino”, uno degli ultimi reduci di Calciopoli e, a differenza di altri due mostri sacri come Buffon e Chiellini, è l’unico veramente cresciuto nella cantera bianconera. Insomma, Claudio non si tocca, salvo offerte stratosferiche che non arriveranno. Perché gli occhi degli operatori di mercato sono invece fissi su Pogba e Vidal. Il primo è cercato da 1/10 d’Europa, ma solo perché il restante 90% non può nemmeno sognare di permetterselo.
Di recente, il fenomeno francese ha declinato la corte del PSG, esprimendo invece la propria preferenza per l’avventura spagnola: Barça e Real in pole su tutte le altre dunque. Resta da vedere se arriverà la fantomatica offerta da “100 milioni” (grazie Bale, per aver sfondato quel muro che ha definitivamente sfasato le dinamiche di logica del mercato), e soprattutto se i due club riusciranno ad accontentare le richieste del goloso Raiola, un bulimico di soldi come nessuno nel panorama dei procuratori internazionali.
Vidal è stato invece accostato all’Arsenal, al punto che il suo agente Felicevich è stato visto discutere direttamente con la dirigenza dei Gunners, riguardo all’eventuale approdo del cileno in Premier League. Ma Marotta ha assicurato: “Noi vogliamo consolidare la nostra posizione in Italia e nello scenario europeo. Per cui, dobbiamo sicuramente rafforzare la squadra, che è già oggi di grande valore. Questo significa che vogliamo tenere lo zoccolo duro di questo gruppo”. Parole che tuttavia significano poco o nulla, perché si sa, da Giugno a Settembre tutti hanno un prezzo.
Ma allora, se davvero non arriveranno offerte da capogiro, chi farà posto al roccioso Khedira? L’ultimo indiziato sembra essere Pirlo, per diverse ragioni. Prima: il tedesco, così come il regista bresciano, agisce davanti alla difesa. E da lì si schioda poco e malvolentieri. Marchisio, Vidal e lo stesso Pogba sono invece mezzali molto più dinamiche. Lo stile di gioco tra i due è agli antipodi, ma d’altronde cercare un altro Pirlo è una missione praticamente impossibile; andato lui, meglio focalizzarsi sul trovare il modo di giocare diversamente.
E Sami porterebbe una cospicua quantità di centimetri e muscoli davanti alla difesa. Seconda ragione: Pirlo probabilmente abbandonerà a fine stagione, destinazioni più probabili Qatar (ma Andrea non ne è particolarmente entusiasta) o MLS. Terza ragione: Pogba e Vidal sono uno coetaneo (il cileno) l’altro molto più giovane (il francese) del nuovo acquisto, offrono migliori garanzie fisiche e gli sono qualitativamente superiori. Dunque, privarsi di uno di loro per far subentrare Khedira implicherebbe necessariamente il non migliorare la rosa, anzi l’indebolirla. Per Pirlo invece, eterna gratitudine ma non ci sarà una “terza giovinezza”.
Per questi tre motivi, fisiologicamente parlando, Khedira sarebbe il successore naturale di Pirlo; non tanto qualitativamente, quanto piuttosto per questioni di pure esigenze tattiche, anagrafiche ed economiche (responsabilizzando Pogba nella costruzione del gioco, o meglio ancora fornendo ad Allegri quel regista avanzato tanto invocato dal mister, che mancherà come il pane nel dopo-Tevez). Se Marotta volesse davvero conservare lo zoccolo duro del gruppo, quest’ultima sarebbe probabilmente la scelta migliore.