Juventus, si dimette Andrea Agnelli e l’intero CDA

Terremoto in casa Juventus: nella serata del 28 novembre si dimette il presidente Andrea Agnelli e l'intero CDA. Dietro a questa decisione ha pesato le ultime vicende legate al caso Prisma.

Juventus, si dimette Andrea Agnelli e l’intero CDA

Il regno di Andrea Agnelli alla presidenza della Juventus è durato precisamente 4576 giorni prima delle sue dimissioni avvenutre nella serata del 28 novembre. Si tratta del presidente più vincente della storia bianconera, con i 9 scudetti vinti, le 5 Coppe Italia con un palmarès di 19 trofei complessivi.

Le dimissioni arrivano mentre è in corso un’inchiesta della Procura di Torino in merito alla questione delle presunte plusvalenze fittizie e degli stipendi ufficialmente non versati ai calciatori nel 2020. L’accusa più grave che rischia il club è il falso in bilancio, aggravate dall’ultimo comunicato della Consob ove, secondo una lettera firmata dal presidente Paolo Savona, la società di Torino avrebbe agito in maniera non conforme alle regole per salvare i bilanci durante il periodo del Covid-19.

Insieme ad Andrea Agnelli si dimettono l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene (che sarà comunque nella Juventus fino al 18 gennaio 2023, data prevista per la nomina del nuovo CDA) e i membri Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia, Pavel Nedved e Suzanne Keywood.

Il lungo comunicato del club

A pesare sulla decisione il coinvolgimento nell’indagine Prisma: “I membri del Consiglio di Amministrazione, considerata la centralità e rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno ritenuto conforme al miglior interesse sociale raccomandare che Juventus si doti di un nuovo Consiglio di Amministrazione che affronti questi temi”.

“Su proposta del presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all’Assemblea degli Azionisti” si legge nel comunicato come: “Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite”.

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