Juventus e sponsor, nuovo accordo con Adidas per 51 milioni l’anno

Siglato il nuovo contratto che lega la Vecchia Signora all'Adidas per un totale di otto anni a partire dalla stagione sportiva 2019-2020 fino alla stagione sportiva 2026-2027 inclusa, per un totale di 408 milioni di euro.

Juventus e sponsor, nuovo accordo con Adidas per 51 milioni l’anno

Da anni la Juventus ha come obiettivo quello di rientrare nei top club europei e lo sta facendo in maniera molto positiva sia in campo che al di fuori, con una gestione economica e dirigenziale che è partita dalla costruzione dello stadio di proprietà fino all’ultimo accordo stipulato dalla dirigenza con il partner tecnico Adidas che prevede l’esclusiva di tutte le squadre Juventus (Giovanili, U23, Femminile e Prima Squadra) a fronte di un corrispettivo fisso complessivo minimo di 408 milioni di euro.

Il contratto precedente, in scadenza al 30 giugno 2021, portava nelle casse dei bianconeri una cifra intorno ai 25 milioni annui. Grazie a questo salto in avanti, la societĂ  di Torino si porta tra le piĂą pagate dagli sponsor, dietro solamente al Barcellona, Manchester United e Real Madrid.

Infatti il Barcellona incassa 105 milioni da Nike, mentre il Manchester United si ferma agli 85 di Adidas. Un solo miglione in meno rispetto al Real Madrid (che però sta trattando con Adidas per un rinnovo a cifre doppie). Detto che i 60 milioni del Bayern risentono del doppio ruolo esercitato da Adidas (sponsor e azionista), dalla prossima stagione la Juventus si collocherà nel segmento appena inferiore alle prime tre della classe.

Merito per questo incremento di entrate, oltre all’acurata visione della dirigenza, è lo spessore mediatico esercitato dall’acquisto di Cristiano Ronaldo. Il fuoriclasse portoghese, nonostante il grande esborso economico per il suo acquisto, sta aiutando la Juventus non solo sul campo (con 12 gol tra campionato e Champions League), ma anche nel fatturato, incrementando le ricompense da parte degli sponsor e le vendite del merchandising.

Questa organizzazione societaria, aggiunta alla forza vera e propria della squadra, non fa altro che aumentare il gap con le altre societĂ  italiane, che sembrano non riuscire ad uscire da un periodo buio della loro storia.

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