Ieri è stata annunciata la sponsorizzazione del sito di betting Intralot alla Nazionale Italiana, ed oggi ci sono le prime reazioni da parte della politica. Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, due senatori del Partito Democratico, hanno manifestato il loro malcontento per la scelta della Federcalcio, definendo inaccettabile questa collaborazione. Mirabelli, intervistato da un sito web, ha annunciato la volontà di presentare un’interrogazione parlamentare per la prossima settimana. Alla base della protesta dei due senatori è l’incompatibilità tra questa sponsorizzazione e la lotta del gioco d’azzardo.
Il Presidente federale Carlo Tavecchio, ha presentato la partnership come base di un progetto culturale per veicolare il gioco consapevole e responsabile definendola – in conferenza stampa – un’accordo sui valori, e prevede l’impegno in attività sociali, rafforzando così il lavoro della Federcalcio nella promozione della cultura della legalità.
Anche Paola Binetti, deputata di area popolare, è contro questo accordo, dicendo che il Governo si mostra sempre più contraddittorio e incapace di far rispettare le poche norme accettabili che di tanto in tanto mette in gioco, e l’accordo tra Intralot e la Nazionale di calcio Italiana ne è la prova. La Binetti è preoccupata anche per le pubblicità presenti sui cartelloni pubblicitari a contorno delle partite di calcio.
Anche l’Associazione Difesa Orientamento dei Consumatori non è d’accordo su questa sponsorizzazione, definendola un connubio molto pericoloso, soprattutto a livello d’immagine, nella lotta al gioco d’azzardo. Preoccupazione condivisa dal presidente Tascini, che manifesta il suo scetticismo per l’accordo, e continua dicendo che è inopportuno collegare un simbolo dello sport per tutti gli Italiani come la Nazionale di Calcio al mondo delle scommesse e dell’azzardo.
Comunque dell’accordo tra Intralot e la Nazionale di Calcio non si sa ancora molto, come i termini economici ed altro. Si spera che Tavecchio mantenga la parola quando dice che ci saranno attività sociali, e si spera che ci saranno campagne di prevenzione da partire nelle scuole, poiché i giovani di oggi scommettono senza conoscere i veri e propri rischi.