Inter, alla ricerca disperata di un identità tattica.

Manca poco all’inizio della terza giornata di campionato e Frank de Boer sta continuando a fare esperimenti tattici con la squadra dopo l’unico punto rimediato nelle prime due giornate

Inter, alla ricerca disperata di un identità tattica.

Frank De Boer contro Chievo e Palermo non ha convinto ed è subito scattato l’allarme, in questi giorni ha approffitato della sosta per conoscere meglio la squadra e provare più soluzioni, il suo modulo è il 4-3-3 ma la dirigenza nerazzurra gli ha messo a disposizione giocatori che si adattano a fare più ruoli, ora sta a lui cercare il riscatto dimostrando di essere un bravo tecnico.

L’olandese è stato chiamato a fine estate per risollevare i nerazzurri dopo le brutte sconfitte subite in precampionato, però già ha steccato all’esordio perdendo 2 a 0 con il Chievo che è una squadra modesta. Il tecnico ha dimostrato di avere le idee confuse presentandosi con il 3- 5 -2, ma ha l’alibi di stare da poco in Italia, non conosce il gioco e nemmeno la lingua. Lui ha detto che i migliori dell’Inter sono ancora fuori condizione, ma la squadra è apparsa povera di idee per di più è discutibile la scelta di puntare su Ranocchia, da anni ormai poco affidabile.

Poi è arrivato solo un pareggio nella prima casalinga contro il Palermo, sotto gli occhi di Zhang, Thohir e del neo acquisto Joao Mario. Prestazione ampiamente sottotono, malissimo Kondogbia, e a fine gara arrivano i primi fischi da parte dei tifosi.

Le tante voci di mercato, i viaggi estivi in giro per il mondo e il cambio di allenatore sembrano aver mandato nel pallone i giocatori però anche De Boer ci ha messo del suo. Lui ha vinto molto in Olanda, però con un punto rimediato in 2 partite, ha già capito che in Italia è un’altra cosa.

Come detto il 4-3-3 è il suo modulo preferito, ma presenta ovviamente pregi e difetti. Il problema maggiore è il centrocampo: Kondogbia non ha ancora metabolizzato il ruolo di mezzala e Medel non è il motore che può far girare la squadra. De Boer ha provato anche Banega come vertice basso, ma la sensazione è che la qualità dell’argentino serva soprattutto nella trequarti, mentre in quella zona del campo potrebbe essere un flop, visto il suo passo lento palla al piede.

Ora c’è da giocare con il Pescara, c’è esigenza di cambiare faccia e ci vuole immediatamente una vittoria per dare ottimismo all’ambiente, oltretutto De Boer vuole lanciare dal primo minuti il neo acquisto Joao Mario

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