La finale tra Inghilterra e Italia disputatasi domenica 11 luglio a Wembley ha lasciato numerosi strascichi. Una partita iniziata molto bene per la squadra di casa, ovvero l’Inghilterra che è andata in vantaggio dopo appena due minuti grazie a un gol di Shaw, ma che poi si è rivelata nefasta che ha perso l’Europeo con la vittoria dell’Italia ai calci di rigore. Una sconfitta che brucia e che assume i contorni del razzismo verso alcuni giocatori inglesi.
Subito dopo la sconfitta ai rigori dell’Inghilterra, alcuni giocatori della nazionale inglese sono stati bersagliati di insulti a sfondo razzista. È stato proprio il primo ministro britannico, ovvero Boris Johnson, a denunciare quanto accaduto ai danni di alcuni giocatori che militano nella squadra dell’Inghilterra.
Secondo Boris Johnson, per quanto l’Inghilterra sia stata sconfitta, afferma che i giocatori meritano di essere trattati da eroi e non di essere ricoperti da insulti razzisti sui social media, proprio come sta accadendo in questo momento. Afferma inoltre che i responsabili di questi insulti razzisti dovrebbero vergognarsi di se stessi.
Proprio sui profili social di alcuni di loro si leggono le seguenti ingiurie: “Tornatevene in Nigeria”, “Fuori dal mio paese” e altri insulti razzisti di questa caratura. Gli insulti razzisti sono rivolti a coloro che hanno sbagliato i rigori contro l’Italia, ovvero Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka.
La Federazione, sul proprio account Twitter, ha fatto il seguente comunicato ad appoggio dei giocatori: “Siamo disgustati di vedere che membri del nostro team, che hanno dato tutto, sono stati sottoposti ad aggressione discriminatorie sul web dopo il match di ieri sera. I giocatori hanno il nostro sostegno”.
Inoltre, condannano ogni forma di discriminazione che si perpetra sui social e si dicono molto preoccupati per quanto successo affermando che “chiunque sia dietro questi comportamenti così ripugnanti non è il benvenuto tra i fan di questa squadra”.