Il Parma Calcio è vittima di un progetto inesistente

Il progetto di Kyle Krause, a oggi, resta del tutto indecifrabile. L'ultima sconfitta, avvenuta in trasferta contro il Cosenza, palesa in maniera evidente tutti i difetti del Parma.

Il Parma Calcio è vittima di un progetto inesistente

L’ultima sconfitta del Parma contro il Cosenza ultimo in classifica sta gettanado delle nuove ombre sulla società di Kyle Krause. Il progetto del presidente italoamericano, che ha acquistato il club dalla vecchia proprietà Nuovo Inizio, la società composta dagli imprenditori Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Giacomo Malmesi, Paolo e Pietro Pizzarotti, per il momento resta del tutto indecifrabile.

Arrivato nel 2020, il presidente ha immediatamente provato a rinforzare la squadra allenata dapprima da Fabio Liverani e successivamente da Roberto D’Aversa spendendo, solamente sia nel mercato estivo che invernale, più di 100 milioni di euro, ove sono compresi anche i vari riscatti di Inglese e Alberto Grassi, solamente per citarne due.

Nonostante l’evidente sforzo economico, il Parma ha registrato la sua peggior stagione di Serie A con solamente tre vittorie all’attivo e ben 24 sconfitte, battendo il record negativo del 2014-2015, cioè l’anno delle dimissioni di Tommaso Ghirardi e dell’avvento dapprima di Ermir Kodra e poi di Giampietro Manenti.

L’anno successivo continua a puntare sul “progetto giovani“, dando così priorità sia alle giovanili ma anche di imbottire la prima squadra di giovani con poca esperienza in Serie B. Vengono così chiamati Enzo Maresca come allenatore, lo “scacchista” e vice di Pep Guardiola, e il duo Javier Ribalta e Jaap Kalma come managing Sport del club e managing Director corporate.

Questo nuovo progetto dura però pochi mesi, poiché ai primi risultati negativi vengono esonerati sia Maresca che Kalma. Al posto di Enzo viene chiamato Beppe Iachini, e improvvisamente è senza un vero motivo, cambiano le carte in tavola. La società di Krause si dimentica delle sue idee iniziali e inizia a imbottire la squadra di vecchie glorie o di pupilli di mister Iachini, come Andrea Rispoli, Goran Pandev e Simy, che non portato i risultati sperati e portano il Parma lontano dai playoff di ben 9 punti.

A giugno del 2022 si registra un’altra rivoluzione: via Iachini, e il suo posto viene preso da Fabio Pecchia, che a sopresa ha deciso di lasciare la Cremonese che pochi giorni prima aveva portato in Serie A. In società si registra un altro scossone, con le dimissioni di Javier Ribalta, ove poco dopo firma con il Marsiglia (attualmente terza classificata a 4 punti dal PSG prima classificata). Si registra anche un investimento nel calcio femminile, ma anche le ragazze sono ultime in classifica con soli 6 punti e con una vittoria all’attivo.

Il mercato maschile quindi viene portato da Mauro Pederzoli ma la squadra, venendo ritenuta misteriosamente adatta alla Serie B, viene puntellata praticamente poco. Gli acquisti dell’ultima sessione estiva sono quelli di Gennaro Tutino, riscattato dopo un anno di prestito a 5,5 milioni per poi cederlo a gennaio a circa 3 milioni,  Enrico Del Prato, Elias Cobbaut, Nahuel Estevez, Simone Romagnoli, Cristian Ansaldi e Gabriel Charpienter, oltre che altri giovani di belle speranze che però con la Serie B, al momento, non hanno nulla a che fare.

L’attuale stagione del Parma Calcio

Ed i risultati del Parma sono sotto gli occhi di tutti: dopo un inizio discretamente promettente, ove si iniziava a guardare al futuro con un discreto ottimismo, la società ducale è caduta nuovamente nel baratro. Nelle ultime dieci partite di Serie B la squadra allenata da Pecchia ha ottenuto solamente 3 vittorie, 5 sconfitte e 2 pareggi, una media quindi da zona playout.

I problemi offensivi sono piuttosti evidenti e basta pensare che il Cosenza quest’anno ha ottenuto l’unico clean sheet stagionale proprio contro il Parma, e ad oggi affidarsi ai soli Roberto Inglese, Adrian Benedyczak e Gabriel Charpentier, sembra un azzardo che bisognerebbe evitare immediatamente.

Ma va detto che non mancano dei problemi neanche in fase difensiva siccome, sempre prendendo di esempio le ultime dieci partite, il Parma ha subito almeno un gol in otto di queste, un po’ troppo per chi aveva promesso la promozione nel giro di pochi anni.

Le difficoltà son quindi palesi, ma non per la società. Difatti il direttore sportivo Mauro Pederzoli, intervistato ai microfoni di 12 TV Parma, ha minimizzato il problema: “Uno è uscito, Tutino, e lo rimpiazzeremo. E poi staremo alla finestra. Questa squadra ha molti attaccanti, bravi, ha fatto molti gol, una di quelle che ha segnato di più e questa è la nostra idea. Abbiamo tanti attaccanti, tutti diversi e tutti con qualità importanti. E non sentiamo questa necessità. Tutte le rose sono migliorabili e il mercato va vissuto con grande attenzione e partecipazione fino alla fine”.

Al momento sul mercato, come confermato da Gianluca Di Marzio e Guglielmo Trupo, arriverà solamente Luca Zanimacchia, l’esterno della Cremonese che non è riuscito a brillare in Serie A. Il giocatore è uno dei pupilli di Fabio Pecchia poiché lui, insieme ad altri come Nicolò Fagioli e Jaime Báez, sono stati tra gli artefici della promozione della squadra lombarda.

Il vero mistero resta quello di scoprire se davvero basterà solamente Zanimacchia a risollevare le sorti della squadra ma, guardando le ultime prestazioni e lo score impietoso degli attaccanti e di una difesa ballerina, la risposta appare piuttosto scontata.

L’ultima contestazione dei tifosi crociati

L’altro problema, forse addirittura più grave dei precedenti, è il distacco tra i tifosi con la squadra. Nonostante Pecchia abbia ripetuto più volte l’importanza di riportare nuovamente l’entusiasmo nella piazza i risultati, ove ovviamente sono comprese le prestazioni dei giocatori e le scelte scellerate di Krause (una su tutte l’assunzione e le dimissioni di Fournier nel giro di due mesi), sta definitivamente scemando.

Proprio dopo la partita di Cosenza, come riportato dai colleghi di ForzaParma, ci sarebbe stato un confronto tra circa gli 80 tifosi del Parma con la società ed i giocatori: “A fine gara, dopo l’1-0, la squadra è stata chiamata sotto la curva per un faccia a faccia. Un chiarimento a caldo con tutto il gruppo squadra, compreso l’allenatore Fabio Pecchia e il Direttore Sportivo Mauro Pederzoli, oltre ai soliti inviti di tirare fuori gli attributi e di mostrare più carattere, più grinta. Serve maggiore impegno e consapevolezza per onorare una maglia che per alcuni – a detta dei supporters – sta cominciando a pesare oltremodo”.

Pare quindi piuttosto evidente che la pazienza, dopo tre anni di risultati vicini al ridicolo, sia ormai agli sgoccioli e si spera vivamente che a Krause, insieme ovviamente ai suoi collaboratori, non venga perdonato più nulla.

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