Il Napoli perde e nella città si scatenano i commenti pro e contro i giocatori e la società

Alla prima sconfitta casalinga del Napoli, giornali e tifosi non sono teneri con giocatori e società. I più bersagliati sono Lozano, Koulibaly e il solito De Laurentiis.

Il Napoli perde e nella città si scatenano i commenti pro e contro i giocatori e la società

Il Napoli contro il Cagliari non ha certo demeritato. La sconfitta dopo il gol di Castro è la conseguenza del solito problema di attacco che attanaglia la compagine partenopea da anni. Un primo tempo giocato sotto tono ed un secondo tempo giocato tutto in attacco non sono stati sufficienti ad un buon Napoli di avere ragione della squadra sarda. Sarà stato il caso, o forse l’imprecisione degli attaccanti ed il Napoli si trova ad incassare la prima sconfitta tra le mura amiche.

Napoli è una piazza sportiva molto calda, con tifosi, appassionati e puntuali critiche. Un tifo che risente in maniera umorale dell’andamento dei risultati della squadra del cuore. Un tifo che è alimentato e supportato da decine, tra emittenti private, testate giornalistiche locali e radio che dettano i tempi del tifo e rimarcano in maniera palese ogni passo falso della squadra di De Laurentiis.

I commentatori tifosi di Napoli sono tanti e divisi su due fronti, tra i garantisti e tra quelli già pronti a criticare le scelte di Ancelotti e la presunta campagna acquisti di De Laurentiis, ritenuta troppo conservativa.

I quotidiani non vanno giù teneri, criticando aspramente il neo acquisto Lozano, definidendolo “un tenero bambolotto” e non certo “una bambola assassina”. Il Mattino ce l’ha anche con Koulibaly perchè “pur giocando bene, perde la testa, facendosi espellere dopo il gol di Castro”.

Tra i primi commentatori locali, tra i più garantisti, a commentare è stato Carlo Alvino, giornalista locale che scrive e commenta sia sulla carta stampata che in televisione e in radio. Alvino afferma di essere sconcertato di come, alla prima difficoltà, si scateni contro la squadra una vera “cagnara”. In sintesi, richiamando i tifosi ad essere vicini alla maglia, afferma che “la sconfitta è solo il risultato della mancanza di precisione degli attaccanti, ora testa bassa, i campionati non si vincono a settembre”.

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