Gianluigi Buffon ha deciso di ritornare al Parma: trattativa in chiusura

Nonostante l'offerta per fare il secondo al Barcellona e uno dalla Turchia dal Besiktas, Gianluigi Buffon ha deciso di sposare il progetto del Parma firmando un contratto di due anni.

Gianluigi Buffon ha deciso di ritornare al Parma: trattativa in chiusura

“Gigi Buffon è vicino al Parma! Potrebbe tornare nel club dove ha iniziato la sua carriera 26 anni fa” si apre così il tweet di Fabrizio Romano su un clamoroso ritorno di Gigi al Parma che poi aggiunge: “Trattativa in corso – Buffon ha ricevuto più di cinque proposte, una anche dal Besiktas ma è davvero tentato di firmare per il Parma con un progetto ambizioso”.

Nonostante una sua recente intervista ove ha affermato di non aver ricevuto nessuna chiamata da parte dei dirigenti del Parma, negli ultimi giorni la trattativa tra Buffon e il club di Kyle Krause avrebbe ricevuto l’accelerata decisiva. Secondo il sito ParmaToday l’accordo potrebbe concludersi tra un paio di giorni dopo l’incontro tra Buffon con il suo agente Silvano Martina.

Gli inizi al Parma

La carriera nella società ducale inizia nel ’91, quando Buffon viene acquistato per 15 milioni di lire pagabili in due anni e, dopo gli inizi da centrocampista, viene messo in porta per sopperire all’assenza di entrambi i portieri, infortunati. Ispirandosi al camerunense Thomas N’Kono, con i crociati cresce sotto l’ala protettiva di Ermes Fulgoni e Villiam Vecchi.

L’esordio arriva il 19 novembre 1995 in seguito all’infortunio di Luca Bucci, con Nevio Scala che decise di aggregarlo in prima squadra per le sue abilità: “Da quel martedì fino all’ultimo allenamento, io e il mio preparatore dei portieri, Enzo Di Palma, facciamo le stesse cose di sempre ma guardiamo con un occhio diverso Buffon. E vediamo che nessuno riesce a fargli gol. Sa nessuno? Nessuno. Così, proprio in quel sabato, a fine seduta vado da Enzo e gli dico: “Anche tu hai visto quel che ho visto io?”. E lui: ‘Non devi nemmeno dirlo'”. Con il Milan ottiene il premio di migliore in campo, bloccando i rossoneri sul risultato di 0-0.

La sua avventura al Parma continua fino al 2001, dove vince una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa (tra l’altro è l’unico trofeo internazionale). Dopo il suo addio dai ducali non sono mancate le critiche, venendo soprattutto bersagliato dai tifosi crociati per aver scelto il numero “77” nel suo ritorno alla Juve, inizialmente numero dedicato ai Boys Parma 1977. L’unico modo per cancellare le critiche resta quello di vincere e magari portare il suo primo amore calcistico in Serie A.

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