L’era-Seedorf sulla panchina del Milan è giunta al capolinea dopo soli 4 mesi; la società rossonera, indecisa fra Unai Emery (attualmente tecnico del Siviglia, fresco vincitore dell’Europa League) e Filippo Inzaghi, ha optato per la scelta di lasciare il Milan ai milanisti, assegnando la guida tecnica della squadra all’ormai ex-allenatore dei ragazzi della Primavera rossonera, con cui Inzaghi ha trionfato nel Torneo di Viareggio.
La svolta è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un incontro tra l’ad rossonero Adriano Galliani e lo stesso Inzaghi; i risultati di Clarence Seedorf, che ha totalizzato 35 punti nel girone di ritorno sfiorando la qualificazione all’Europa League, non sono bastati per ottenere una conferma dalla dirigenza, nonostante il contratto firmato per due stagioni e mezzo.
Fu Silvio Berlusconi a volere Seedorf sulla panchina del Milan e proprio l’ex-premier gli ha dato il benservito, con il consenso di Galliani che non ha mai particolarmente legato con l’olandese. Occorrerà definire soltanto il modo migliore per il divorzio fra le parti che, probabilmente, arriverà con una risoluzione contrattuale, con la speranza da parte della società che Seedorf possa trovare presto un altro ingaggio, facendo risparmiare così al Milan 10 milioni di euro lordi.
Tutt’altri rapporti, invece, fra l’ad rossonero e Filippo Inzaghi, che Galliani ha sempre adorato (restava sveglio la notte per rivedere i suoi gol!)… Il compito di SuperPippo non sarà facile, considerando che dovrà risollevare il morale di un gruppo che nella prossima stagione non assaporerà il clima della stagione europea, atmosfera che sovente è servita ai rossoneri per rialzarsi dopo momenti non particolarmente positivi.