Brutta sconfitta quella della Roma in Scandinavia. Alla Boras Arena, gli uomini di Juric cadono per 1-0 in casa dell’Elsfborg; il gol, su calcio di rigore causato dal fallo di mano di Bandanzi, è stato segnato sul finire del primo tempo da Baidoo. La Roma dopo Venezia, in quell’occasione di buono c’era stato solo il risultato, è artefice di un’altra deludente prestazione e l’alibi del turnover non può reggere.
I giallorossi nella classifica unica dell’europa league sono scesi alla 27esima posizione e vedendo il calendario europeo, bisogna ancora sfidare Eintracht Fracoforte e Tottenham (in trasferta), al momento il rischio concreto è quello di avere difficoltà a superare il primo turno; inaccettabile per una formazione che lo scorso anno è stata ad un passo dalla finale.
Nel post gara non sono apparse veritiere le dichiarazioni dell’allenatore, il tecnico croato racconta totalmente un’altra partita: afferma di aver visto passi in avanti e che la prestazione è stata positiva: non ci siamo. I giallorossi per tutta la partita, eccetto qualche tiro sul finale di capitan Pellegrini (su tutti la traversa), sono stati incapaci di reagire e di recuperare lo svantaggio iniziale. Tutti evanescenti e insufficienti, tecnico compreso.
Domenica in campionato la Roma giocherà all’U-Power Stadium di Monza, sfiderà la squadra briantea dell’allenatore Alessandro Nesta. Lì si capirà se i problemi proseguiranno o se invece è proprio l’intenzione del club quest’anno di giocare meglio in campionato che in coppa. Al momento, per coloro che hanno visto le due ultime sfide, una cosa è certa: difficile essere ottimisti per il proseguo e l’esonero di un mister dopo solo 4 giornate, a prescindere se questo si chiami De Rossi o meno, pesa ancora come un macigno.
Dopo Monza ci sarà la pausa dedicata alle nazionali, poi all’Olimpico arrivano i campioni d’Italia, l’Inter di Simone Inzaghi, sarà un test importante ed attendibile per capire di che pasta è fatta la formazione giallorossa; di questo cattivo inizio di stagione viene da dire che molte responsabilità sono imputabili ai vertici dirigenziali e alle loro scelte.