Sembrerà strano, alla luce della apparentemente netta vittoria per 2-0, ma la Juve questa sera ha mostrato il peggio di se: la svagatezza in mezzo al campo per un tempo e mezzo (Pirlo compreso), la squadra lunga, gli esterni inadeguati (alla faccia dei 20 milioni di valutazione di Isla e delle parole di elogio del suo C.T.), l’incapacità di concretizzare le numerose occasioni create, le solite amnesie difensive che non hanno portato al pareggio dei turchi solo per una provvidenziale segnalazione dell’arbitro di porta.
Ancora una volta Conte predica bene e razzola diciamo meno bene… Forse non si è reso conto che l’Europa League non è il torneo di quartiere che ospita la squadra di professionisti che, avendo già vinto sulla carta, possono permettersi di tirare indietro il piede. E’ invece un torneo che, giunto ai sedicesimi, ospita le migliori squadre di media classifica dei principali campionati europei, squadre di molto superiori alle italiane di media classifica e quindi è un torneo che, se si annuncia di voler vincere, va affrontato con il giusto impegno. La Juve non ha in panchina degli esterni adeguati al ruolo che Conte gli ha assegnato, allora perché metterli tutti e due contemporaneamente in campo? Non sarebbe stato meglio mettere un titolare e una riserva sia domenica in campionato che stasera? Si sarebbe salvaguardata almeno una fascia… E poi non riesco a credere che Conte ancora non abbia compreso che quando schiera una squadra così (piena di riserve, per scelta o causa di forza maggiore che dir si voglia), trasmette alla squadra il messaggio che quella partita conta poco e che quindi l’impegno è relativo.
Stasera, la Juve ha giocato male, era lunga e malmessa in campo, non ha mai pressato l’avversario e lo ha fatto giocare per lunghi tratti. E poi le occasioni da gol che si sono mangiati gli attaccanti… E’ ora che qualcuno spieghi a Tevez che è un campione nella trequarti ma che per sua sfortuna non ha fra le sue doti un bel tiro da lontano: che la smetta di ostinarsi a provare da fuori area delle conclusioni molli e spesso centrali, se non fuori dallo specchio… meglio un assist o, al limite, il tentativo di sfondamento in dribbling.
In ogni caso questa volta la fortuna ha arriso alla Juventus: 2-0, gol di Osvaldo al 16’ su rimpallo fortunato che lo ha lanciato da solo in area e raddoppio di Pogba al 94’ su tiro di potenza su assist di Pirlo. In mezzo un gol annullato al Trabzonspor al 70’ perché sul cross ribattuto dopo il calcio d’angolo, la palla era uscita dalla linea di fondo, ma la difesa della Juve era immobile. In questo convulso finale c’è da dire che Conte ci ha provato a dare una scossa ai suoi giocatori mettendo in campo tre punte…