La Juventus, ovvero la più titolata squadra di calcio del Bel Paese, ha annunciato nella giornata del 27 ottobre 2025 la decisione di sollevare mister Igor Tudor dall’incarico di allenatore della prima squadra maschile. Con lui lascia lo staff composto da Ivan Javorčić, Tomislav Rogić e Riccardo Ragnacci.
Contestualmente, si è comunicato che la guida tecnica ad interim è stata affidata a Massimo Brambilla, già allenatore della Juventus Next Gen. La decisione della società arriva dopo una serie di risultati problematici e dati che non potevano essere ignorati. La Juventus ha collezionato otto partite senza vittoria tra campionato e coppe, ha perso tre gare consecutive – contro la Como, il Real Madrid e la Lazio – e non ha segnato in quattro incontri di fila.
La squadra occupava l’ottava posizione nel campionato di Serie A, con un ritardo di sei punti dalla vetta e con prestazioni ben al di sotto delle attese. Tudor era stato chiamato a marzo 2025 per sostituire Thiago Motta e rilanciare la stagione bianconera. Alla fine del campionato precedente era riuscito a condurre la Juventus al quarto posto e alla qualificazione in Champions League, ottenendo la conferma estiva dell’incarico.
I mesi successivi hanno evidenziato contraddizioni tra l’idea iniziale e l’evoluzione del progetto tecnico: la squadra ha mostrato mancanza di identità, continui cambi di modulo e difficoltà sia in fase realizzativa sia nell’unità di gruppo. Con la scelta di Brambilla come guida temporanea, la Juventus ha dato avvio a una fase di transizione in attesa della decisione sul nuovo allenatore.
Tra i candidati più accreditati si segnalano Luciano Spalletti e Roberto Mancini (sebbene Sportmediaset accrediti molto anche l’ipotesi Palladino). La dirigenza è chiamata ora a valutare non solo chi guiderà la squadra, ma anche quale modello sportivo quest’ultimo adotterà per il futuro prossimo, in modo da evitare che la Juventus rimanga ancorata a un ciclo senza slancio.