C’è una data, entro la fine del 2024 il Barcellona dovrebbe ritornare a disputare le partite casalinghe nel nuovo (ristrutturato) Camp Nou. Inizialmente, in attesa di concludere tutti i lavori, l’arena otterrà l’agibilità con una capienza ridotta, solo (si fa per dire) 60 mila posti disponibili. Uno stadio che invece, a lavori ultimati, potrà ospitare ben 105 mila spettatori.
Il vecchio Camp Nou, questo per un raffronto, fu inaugurato nel lontano 1957 e al tempo fu considerato uno dei migliori al mondo se non il migliore in assoluto. La vecchia capienza si fermava a 99 mila spettatori. Era però, eccetto la tribuna centrale, interamente scoperto. Per consentire i lavori, il Barcellona sta giocando le proprie partite (nazionali ed internazionali) presso lo stadio olimpico di Montjuic, dal nome dell’omonimo quartiere della città. Il classico stadio polivalente dotato di pista d’atletica.
Una importante novità rispetto al passato è che il nuovo Camp Nou avrà tutti i settori coperti da un avveniristico tetto dotato peraltro di panelli solari; ciascun seggiolino (poltrona) sarà più spazioso per garantire maggiore comodità. L’arena rispetterà la tradizione e i colori sociali del club, spiccano infatti proprio i colori blaugrana e sarà un impianto sportivo sicuro, verranno infatti migliorati gli accessi all’arena.
Nell’area antistante lo stadio, fuori da esso, ci saranno opere accessorie: uffici, un hotel, un parcheggio per bus, ecc. Capitolo denominazione. Lo stadio si chiamerà Spotify Camp Nou, dal nome del colosso svedese della musica, questo infatti è il main sponsor della squadra catalana e oltre ad essere presente sul fronte delle divise da gioco avrà, secondo la procedura dei naming rights, il nome dello Stadio.
I costi totali per il restyling sfiorano il miliardo di euro, tanti top club avevano già migliorato i propri impianti ed evidentemente era arrivato il turno della squadra catalana. L’impianto sportivo oltre ad essere casa delle partite interne del Barca e ad essere sede dei prossimi mondiali Fifa (Spagna, Portogallo e Marocco), ospiterà durante l’anno eventi di altro genere, esattamente come accade a Madrid nell’ammodernato Santiago Bernabeu.