Nessuna paura per i bianconeri, che allo Stadium domano il Real Madrid e si preparano all’inferno del Bernabeu partendo da un risultato di vantaggio: 2-1 il risultato finale, per una partita che ha visto la Juventus a tratti straripante contro la squadra di Ancelotti. Pronti, via, e la Juventus subito inizia a martellare gli ospiti, con Sturaro che scalda i guanti di Casillas al 3′. Il gol arriva dopo il forcing martellante dei primi 8′ minuti bianconeri: Varane si addormenta, e Marchisio da a Tevez un pallone in profondità che l’Apache trasforma in un tiro pericoloso per Casillas che, non impeccabile, respinge sui piedi di Morata: tap-in e Juve in vantaggio, delirio allo Stadium!
Continua la gran partita bianconera, fino a quando il Real non alza i ritmi, e sale in cattedra James Rodriguez, alla fine il migliore dei suoi. Prima CR7 manda a lato da posizione defilata al 24′, ma la squadra di Ancelotti prende pian piano il possesso del campo. E quando è così, son dolori. Minuto 27: James mette la più facile delle palle a Cristiano Ronaldo, che a porta vuota non può sbagliare. Errore da matita rossa per Lichtsteiner, che dimostra di essere a disagio nella scalatura delle marcature con la difesa a 4.
E’ il miglior momento del Real. Al 36′, arriva l’azione da manuale dei blancos, con Carvajal che ruba palla ad Evra, palla a Kroos e poi ad Isco, che mette una palla incredibile per la testa di James Rodriguez, che di testa stampa il pallone sulla traversa. Sarà l’occasione più importante del Real Madrid, che va al riposo in calando. Nella ripresa, la partita è ben più equilibrata, col Real che osa di più, senza mai pungere.
Contropiede Juve, Tevez affronta Carvajal, che lo stende in area: rigore sacrosanto. Nella circostanza, Atkinson (direzione discutibile la sua) ammonisce Marcelo per un fallo precedente su Morata e Vidal, che chiedeva il giallo (ci stava tutto) per Carvajal. Poco male: Tevez è glaciale dal dischetto, 2-1! Fuori Sturaro per Barzagli, Allegri passa alla difesa a 3, con Lichtsteiner ed Evra che avanzano sulla fascia di centrocampo.
Nonostante il Real abbia costantemente il pallone nella metà campo bianconera, è la Juve ad andare vicina al 3-1, con Llorente che salta Casillas e serve Pereyra (nel frattempo entrato al posto di Tevez), che sbaglia il movimento e si fa anticipare, e al 93′ ancora con Llorente, che si trova sulla testa un pallone inaspettato, che Casillas para con qualche difficoltà. Monumentali Vidal e Tevez, gran partita anche di Evra, oltre al sorprendente Sturaro; nessuno dei bianconeri è sotto la sufficienza. Forse Pirlo, con due palle perse che gridano vendetta (una delle quali costa l’ammonizione a Bonucci dopo appena 4 minuti), ha qualche sbandamento, ma poca roba rispetto alla qualità che dispensa a centrocampo. Per i blancos, James Rodriguez nettamente il migliore, impalpabili CR7 e Bale (fuori posizione), disastroso Sergio Ramos, che perde palloni a iosa a centrocampo.
La finale, scaramanzia a parte, non è più un sogno. Comunque vada, la Juve ha dimostrato di poterci stare eccome, tra le prime 4 d’Europa.